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Cronaca Anzio

Indiano decapitato ad Anzio: trovato un complice del colpevole

Arrestato un trentenne indiano che partecipò al taglio della testa sulla spiaggia di Tor San Lorenzo lo scorso 13 marzo. Già in carcere un 38enne, ritenuto colpevole dell'omicidio. I due arrestati sono omonimi

Tre mesi fa, il 13 marzo, sulla spiaggia di Ardea fu trovato Hoshiar Sing cittadino indiano decapitato a colpi d'ascia, la testa gli era stata staccata di netto e gettata in mare.

I carabinieri di Anzio s'indirizzarono subito su un connazionale della vittima, Gijarat Singh di 38 anni ora nel carcere di Velletri, abitante in delle baracche vicine, trovato poco dopo con i vestiti ancora imbrattati di sangue. L'esecuzione sarebbe scaturita per la rabbia a cause delle continue derisioni da parte della vittima, amplificate da una buona dose di alcool.

Quel giorno la situazione giunse all'apice quando l'aguzzino prese un'ascia lo raggiunse nel letto e lo colpì mortalmente decapitandolo. Lo trascinò sulla spiaggia per oltre 50 metri senza lasciare una traccia sulla sabbia e gettò in acqua la testa della vittima, tutt'ora dispersa. Per queste strane anomalie i Carabinieri hanno continuato ad indagare, giungendo alla verità. La mano assassina non era sola ma aveva un complice.

Si chiama Gijarat Singh, omonimo dell'assassino, anch'egli indiano di 29 anni oggi agli arresti. "Si accompagnava spesso con gli altri due e probabilmente, si era allontanato subito dopo il fatto, rientrando in zona quando ha pensato che tutto era tranquillo" ha detto il maggiore Emanuele Gaeta, in primo piano nel caso. Le accuse sono di concorso in omicidio volontario e occultamento di cadavere.

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