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Cronaca

Scontri 15 ottobre: altro arresto per rogo del blindato

Un altro giovane è stato fermato, si tratta di un 28 enne di cui non è stata resa nota l'identità. Probabilmente è stato riconosciuto dai filmati

Nuovo arresto per gli scontri del 15 ottobre. Si tratta di un 28 enne arrestato dai carabinieri di San Miniato (Pisa). Si pensa sia tra i manifestanti  che hanno preso parte all'assalto prima e al rogo poi del blindato. Del giovane non è stata resa nota l'identitò. Probabilmente il ragazzo, che graviterebbe nell'area dell'antagonismo, è stato riconosciuto dalle foto pubblicate dai quotidiani o dai siti internet.

Prima di lui era stato arrestato Fabrizio Filippi, detto "Er Pelliccia", lo studente di 24 anni originario di Bassano Romano, immortalato in una foto mentre lanciava un estintore durante gli scontri. Poco dopo era toccato a Leonardo Vecchiolla, l'ambientalista e studente universitario di Chieti, di 23 anni e originario di Ariano Irpino, incastrato da alcune intercettazioni telefoniche. Sempre oggi sono stati disposti i domiciliari per cinque minorenni, sedicenni e diciassettenni liceali di Roma, accusati di resistenza pluriaggravata a pubblico ufficiale e di danneggiamento, seguito da incendio. Una sorta di gruppetto di 'baby-black bloc', teppisti in erba già affascinati dalla guerriglia urbana. Durante la manifestazione facevano barricate in strada con cassonetti incendiati, si armavano di manici di picconi, lanciavano bombe carta e bottiglie contro le forze dell'ordine.

I ragazzi, già identificati e denunciati lo stesso giorno degli scontri in piazza San Giovanni, sono tutti incensurati e tra loro ci sono anche alcune ragazze. Per loro le cinque ordinanze di custodia cautelare domiciliare sono state eseguite all'alba dagli agenti del commissariato Viminale, diretto da Gaetano Todaro, e sono state disposte dal Gip Adele Simoncelli.

Il giorno della manifestazione si erano "arruolati" tra i black bloc, incendiando alcuni cassonetti della spazzatura creando delle barricate, ma erano stati bloccati in via Merulana dalle forze dell'ordine. I cinque, di cui quattro di 16 anni e uno di 17, erano stati fermati assieme ad altri sei giovani, per i quali invece era scattato immediatamente l'arresto. Avevano due maschere antigas, un manico di piccone con nastro adesivo come impugnatura e numerosi volantini inneggianti alla rivoluzione. Una rivoluzione all'insegna dello sfascio, partita dai banchi delle scuole, visto che sono tutti studenti e frequentano istituti delle scuole superiori e licei. I ragazzi, probabilmente, avevano prima preso parte allo spezzone di corteo pacifico, poi si sono mischiati al gruppo dei violenti quando sono aumentate le tensioni, seminando il panico per strada.
(Fonte Ansa)

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