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Cronaca Ladispoli

La droga da Ostia per invadere il litorale nord: la banda degli spacciatori a impatto zero

A finire in manette nove persone. I pusher si muovevano con monopattini e bici elettriche, per sfuggire ai controlli e passare inosservati

Acquistavano la droga di tutti i tipi a Ostia. A volte anche ad Acilia. Poi la rivendevano al loro pacchetto di clienti tra Ladispoli e Cerveteri, comuni del litorale a nord della provincia di Roma. Il tutto muovendosi a bordo di monopattini e bici elettriche, mezzi agili e a impatto zero che consentivano lo spostamento anche in zone chiuse al traffico e senza destare sospetti. È quanto emerso da una indagine dei carabinieri di Civitavecchia che, coordinati dalla procura, hanno arrestato nove persone. 

I responsabili sono accusati di detenzione e cessione di sostanze stupefacenti continuata in concorso, estorsione e violenza privata. La banda non aveva capi. Ognuno aveva la sua zona di competenza e di guadagno. L'offerta vantava la sicura disponibilità di cocaina, non facendo però neanche mancare agli acquirenti marijuana, hashish e anche qualche pasticca di md-ma o ecstasy. Ce n'era per tutti i "gusti".

L'indagine

Lo spunto investigativo i carabinieri lo hanno preso da un arresto di un 58enne avvenuto a Ladispoli nei primi giorni dello scorso mese di giugno. L'uomo era stato trovato in possesso di una importante quantità di cocaina e di denaro che secondo gli inquirenti derivava proprio dallo spaccio. È così che i carabinieri hanno ampliato il raggio e ricostruito la cerchia di pusher che utilizzava lo stesso modus operandi.

Monopattini e bici

Il sistema era collaudato. Tramite i social veniva fatto l'abbocco con il cliente, poi su Telegram si concordava l'appuntamento e si chiudeva l'affare. Quindi la consegna, a mano, con i pusher che si muovevano su monopattini e bici elettriche private per evitare i controlli e di essere seguiri dai militari. 

Sono stati documentati scambi, prevalentemente mattutini, tra persone sedute al tavolino di un bar del centro o con una stretta di mano lungo strade più periferiche. La cadenza non aveva sosta.

La faida interna

Che il gruppo non avesse un capo lo testimonierebbe anche una aggressione ricostruita dai carabinieri. In un caso un 37enne di Ladispoli, spacciatore e arrestato oggi, è stato malmenato sotto casa dai suoi "colleghi", anche loro in manette, per non aver fornito delle sostanze stupefacenti ben tagliate e quindi di adeguato livello. Una brutta figura fatta con i clienti che non poteva passare impunita.

L'indagine ha consentito di cristallizzare oltre 100 episodi di cessione di sostanze stupefacenti, sequestrati circa 10 chilogrammi di sostanze stupefacenti di varie tipologie e oltre 6.000 euro in contante. 

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