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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Da Cile e Perù la droga per Centocelle e Alessandrino: smantellato cartello di Narcos sudamericani

Quindici gli arresti. Le indagini scattate dopo il fermo di una donna in Cile con un carico di 10 chili di cocaina diretta a Roma

Una donna bloccata in Cile con 10 chili di cocaina addosso pronta ad essere trasportata a Roma. E' partita da qui l'operazione Santiago che nella giornata di oggi ha portato all'arresto di 15 persone nelle province di Roma, Milano e Viterbo. Gli arresti hanno permesso di disarticolare un cartello di narcos peruviani e cileni operanti soprattutto a Roma. I 15 arrestati dovranno rispondere a vario titolo di associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti con l’aggravante della transnazionalità, cessione e detenzione ai fini di spaccio.

Un "panino" a Centocelle o all'Alessandrino

Secondo quanto accertato dalle indagini lo smercio della droga da parte di alcuni sodali avveniva nei quartieri “Alessandrino” e “Centocelle”. Le ordinazioni si svolgevano mediante conferma telefonica, durante le cui conversazioni si utilizzavano espressioni criptiche. La sostanza, ad esempio, veniva indicata con la parola “panino”.

Dalle Ande a Roma est

A Roma est la droga, come detto, arrivava dal Sudamerica, soprattutto attraverso donne, utilizzate come corrieri. Una di queste fu fermata nel 2018 in Cile. Da qui un'informativa che ha fatto scattare le indagini dei Carabinieri del Nucleo Investigativo di “via in Selci”. Gli accertamenti hanno consentito di individuare il destinatario dello stupefacente, dal quale si è poi risaliti all'esistenza di una strutturata associazione operante tra più stati e composta principalmente da soggetti sudamericani. Secondo quanto ricostruito i membri del cartello gestivano i contatti con fornitori esteri del Perù attraverso utenze telefoniche intestate a soggetti fittizi, ovvero intrattenevano rapporti con acquirenti in territorio italiano, ai quali facevano pervenire le partite di droga ordinate tramite l’uso di corrieri.

Operazione Santiago

Le donne decisive per la gestione degli affari

I soggetti incaricati del delicato e rischioso compito del trasporto del narcotico, perlopiù di sesso femminile, occultavano la sostanza in bottiglie di bevande e di prodotti fito-terapici, oppure all’interno di ovuli ingeriti prima di salire a bordo di aerei di linea delle tratte Santiago del Cile – Lima – Roma.

Nell’ambito delle investigazioni è stato accertato il pieno coinvolgimento di diverse donne sudamericane, le quali collaboravano con i vertici dell’organizzazione criminale. A loro era affidata la preparazione della documentazione amministrativa di soggiorno o per motivi di turismo, necessaria ai corrieri per entrare in Italia e superare i controlli alla frontiera. Giunti a Roma, le donne individuava le case o gli alberghi dove i corrieri potevano espellere gli ovuli. Sempre le donne si occupavano di venidere la droga al dettaglio e di custodire il denaro provento delle spaccio. 

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