rotate-mobile
Cronaca Genzano di Roma / Via Roma

'Ndrangheta a Roma: sequestrati immobili e terreni per 70 milioni di euro

Venti gli arresti in Calabria. L'indagine che ha portato ai fermi è scaturita dalla ripresa della faida che vede contrapposta la cosca "Mazzagatti-Polimeni-Bonarrigo" a quella dei "Ferraro-Raccosta", scoppiata nel 1991

Le mani della 'ndrangheta sulla Capitale. Ci sono infatti anche numerosi immobili e terreni nella città di Roma e Genzano (nella foto) tra i beni sequestrati dalla DDA di Reggio Calabria. Un valore di oltre 70 milioni di euro. Il sequestro è avvenuto nell'ambito degli arresti eseguiti dai carabinieri di Reggio Calabria ad Oppido Mamertina, nel Reggino.

VENTI PROVVEDIMENTI - Venti provvedimenti di fermo nei confronti di altrettante persone presunte affiliate alla 'ndrangheta. I fermati sono accusati, a vario titolo, di associazione per delinquere di tipo mafioso, di alcuni omicidi, intestazioni fittizie di beni e di avere reimpiegato proventi di attività illecita nell'acquisto di immobili, anche di prestigio, a Roma. L'indagine che ha portato ai fermi è scaturita dalla ripresa della faida che vede contrapposta la cosca "Mazzagatti-Polimeni-Bonarrigo" a quella dei "Ferraro-Raccosta", scoppiata nel 1991.

BOSS MAZZAGATTI - I sequestri sono stati disposti dalla Dda di Reggio Calabria, che ha anche emesso i provvedimenti di fermo eseguiti dai carabinieri del Comando provinciale reggino. Il gruppo criminale sgominato con l'operazione ruotava attorno alla figura del boss Rocco Mazzagatti, di 50 anni, capo dell'omonima cosca, che è stato arrestato. Mazzagatti, attraverso una serie di prestanome, avrebbe gestito un vasto giro di attività imprenditoriali a Roma ed in Calabria, tra cui attività di commercio di automobili e distributori di carburante. Nella capitale, anche grazie a complicità che gli inquirenti stanno cercando adesso di individuare, il presunto boss avrebbe acquisito, in particolare, la proprietà di immobili ed attività commerciali ed imprenditoriali attraverso il sistema delle aste giudiziarie, per le quali non è escluso che Mazzagatti possa avere beneficiato di favoritismi.

CINQUE OMICIDI - L'operazione dei carabinieri ha consentito anche di fare luce su cinque omicidi avvenuti nell'ambito della faida tra i Mazzagatti-Polimeni-Bonarrigo ed i Ferraro-Raccosta. In varie abitazioni degli indagati tra Roma e la Calabria è stato trovato materiale documentale ritenuto di particolare interesse per il proseguo delle indagini e somme contanti per complessivi 170.000 euro nascosti in intercapedini dei muri delle abitazioni.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

'Ndrangheta a Roma: sequestrati immobili e terreni per 70 milioni di euro

RomaToday è in caricamento