Blitz contro esponenti Militia: arrestati cinque estremisti di destra
I fermati sono accusati di associazione per delinquere e di azioni contro la comunità ebraica romana e il suo presidente Pacifici. Contestata anche la violazione della legge Mancino
Blitz all'alba di oggi nella Capitale. I carabinieri del Ros hanno arrestato cinque esponenti dell'organizzazione di estrema destra Militia. Numerose le perquisizioni effettuate. Gli arrestati sono accusati di associazione per delinquere e di azioni contro la comunità ebraica romana e il suo presidente Pacifici, contro la figura del sindaco di Roma Alemanno, di Schifani e Fini, G.Bush e cittadini romeni. Tra i denunciati a piede libero anche un sedicenne, accusato di apologia del fascismo per aver predisposto un "documento-relazione dedicato ai giovani". L'operazione "Lama" dei carabinieri, che costituisce lo sviluppo di un'indagine precedente, è coordinata dal pool antiterrorismo della procura di Roma.
LE ACCUSE - Ai militanti di "Militia" è stato contestato, oltre al reato di associazione per delinquere, anche la violazione della legge Mancino, la diffusione di idee fondate sull'odio razziale ed etnico, l'apologia del fascismo, il deturpamento di cose altrui, il procurato allarme e le minacce alle istituzioni e ai loro rappresentanti. Nell'ordinanza di custodia cautelare sono chiariti i motivi del fermo. Volevano "porre le basi di una guerra rivoluzionaria, contrapponendosi alle Istituzioni preposte alla repressione, che non riconoscevano" .