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Cronaca

Usura, ancora guai per l'ex pugile Domenico Spada

L'ex campione insieme con il padre è ritunuto responsabile di "usura aggravata" ed "estorsione" nei confronti di un imprenditore di Marino

Ancora guai per l'ex campione del mondo di boxe Domenico Spada. Alle prime ore di oggi nella zona dei Castelli Romani i Carabinieri del Nucleo Investigativo del Gruppo di Frascati, coadiuvati da quelli delle Compagnie dipendenti, hanno dato esecuzione a un'ordinanza di custodia cautelare, emessa dal GIP del Tribunale di Roma su richiesta della locale Procura, nei sui confronti e nei confronti del ritenuti responsabili di "usura aggravata" ed "estorsione" nei confronti di un imprenditore edile della zona di 57 anni.

IL BLITZ A NOVEMBRE – L'operazione anti-usura parte mesi fa. Lo scorso 12 novembre i militari dell'Arma avevano arrestato 4 persone, tra cui i Domenico Spada e il padre, perché avevano “strozzato” un commerciante romano costretto addirittura a vendere la propria attività e consegnare la propria abitazione per saldare gli interessi usurari maturati.

LE CIFRE - Nel corso delle indagini, che hanno portato all'odierno provvedimento cautelare, è emerso che i due arrestati, a fronte di un prestito iniziale di 40.000 euro, avevano costretto l'imprenditore edile a effettuare lavori di ristrutturazione del valore di 70.000 euro presso l'abitazione “acquisita” dalla prima vittima e a svendere la propria casa nel comune di Marino a 100.000 euro, a fronte di un valore pari almeno al doppio.

PICCHIATO DAL PUGILE CAMPIONE - Durante le indagini la vittima aveva negato di essere sotto usura temendo per la propria incolumità ed essendo stata più volte minacciata e malmenata da Domenico Spada, pugile professionista, ex campione del mondo pesi medi WBC. A fine novembre, una volta assicurati alla giustizia gli usurai, i Carabinieri hanno nuovamente chiamato la vittima la quale, rassicurata dall’esito delle prime indagini, ha finalmente raccontato tutto l'accaduto.

SOTTO SEQUESTRO PREVENTIVO - L'abitazione è stata sottoposta a sequestro preventivo e i due arrestati, già agli arresti domiciliari, sono stati colpiti da analogo provvedimento da scontare presso abitazione di parenti. Vista la pericolosità del pugile, al polso dell'uomo è stato applicato il braccialetto elettronico.

DENUNCIARE GLI USURAI - Gli inquirenti sperano che l'operazione di servizio porti anche altre vittime a convincersi che quella della legalità è l'unica strada da percorrere per poter uscire dalle sabbie mobili in cui si viene a trovare chiunque si rivolge al giro dell'usura.

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