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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Omicidio Cerciello, in appello chiesto ergastolo per Elder e 24 anni per Hjorth

"Venti secondo per un delitto efferato, ai limiti della crudeltà", ha detto il procuratore generale. Che ha chiesto le attenuanti per Hjorth

È iniziato con un appello alla responsabilità e con la richiesta di abbassare a 24 anni di carcere la pena per Gabriel Natale Hjorth il processo d’appello per la morte del vicebrigadiere Mario Cerciello Rega, ucciso con 11 coltellate la notte tra il 26 e il 27 luglio del 2019. Confermata invece la richiesta di ergastolo per Finnegan Lee Elder, il giovane che ha materialmente sferrato le coltellate al vicebrigadiere davanti a un hotel in zona Prati.

Natale Hjorth, ha sottolineato il sostituto procuratore generale Saveriano nel corso della requisitoria, “ha programmato tutto l’intervento, ma non è l’autore materiale. Per questo, chiedo la riforma della sentenza di primo grado con il riconoscimento delle attenuanti generiche".

Saveriano nella sua requisitoria ha riassunto gli eventi di quella tragica sera ricordando che “tutto si consuma in 15/20 minuti, ma il delitto in 20 secondi. Sono 11 fendenti in 15/20 secondi, con un coltello da 18 centimetri. Natale sapeva benissimo del coltello di Elder. Lo sapeva ed era preoccupato dell’incontro. Temeva che Sergio Brugiatelli potesse farsi accompagnare da qualcuno, per questo con l’amico si sono armati”.

La ricostruzione del delitto

Le circostanze in cui Cerciello Rega è stato ucciso sono ormai note: il vicebrigadiere è morto durante un’operazione chiamata in gergo “cavallo di ritorno”, organizzata dopo che il pusher Sergio Brugiatelli (morto lo scorso ottobre) aveva segnalato di essere stato derubato dello zaino da due giovani americani insoddisfatti per la droga ricevuta. I due ragazzi, Finnegan Lee Elder e Gabriel Natale Hjorth, dopo avere preso lo zaino lo avevano chiamato chiedendo soldi per la restituzione e dandogli appuntamento in Prati. Brugiatelli a quel punto aveva avvisato i carabinieri, e Cerciello Rega e il collega Andrea Varriale si erano presentati all’appuntamento al posto suo per bloccarli.

Nella ricostruzione della procura Elder, all’epoca dei fatti 19 anni, è colui che ha brandito il coltello colpendo il vicebrigadiere, mentre Hjorth è stato “il regista” dell’intera vicenda: sarebbe stato lui a organizzare tutto, dall'acquisto della droga al furto dello zaino dopo essere stati truffati, arrivando sino alla fuga dopo l'omicidio, la decisione di non soccorrere il vicebrigadiere e poi di nascondere il coltello nel controsoffitto della stanza.

La difesa dei giovani americani

La difesa dal canto suo ha sempre sostenuto che Cerciello e il collega Andrea Varriale, in borghese, non si sarebbero qualificati quella sera del 26 agosto, e si sarebbero lanciati sui due americani all’improvviso. Elder avrebbe quindi reagito spinto dal panico, estraendo il coltello e colpendo Cerciello convinto di essere aggredito: undici coltellate, tra cui due fatali che non hanno lasciato scampo al vicebrigadiere.

In primo grado entrambi i ragazzi erano stati condannati all’ergastolo, ritenuti ugualmente responsabili dell’accaduto a prescindere da chi ha impugnato il coltello e sferrato i colpi letali. L’appello si è invece aperto con la richiesta di Saveriano di riconoscere le attenuanti a Hjorth, anche se il procuratore generale ha sottolineato la complicità nel delitto e anche nell’organizzazione dell’incontro che si è concluso in tragedia.

“Natale ha fatto il sopralluogo prima dell’incontro, ha organizzato tutto e ha contribuito all’azione di Elder - ha detto il procuratore generale Saveriano - Quando ha sentito Varriale dire ‘carabinieri!’, come lui stesso ha ammesso, non ha fatto nulla per fermarsi, o fermare l’amico mentre accoltellava Cerciello. Se Natale si fosse fermato, se avesse detto all’amico di fare altrettanto, forse Cerciello sarebbe sopravvissuto. Invece non si è fermato".

La famiglia di Elder: “Le carte porteranno a una valutazione differente”

Alla prima udienza del processo d’appello hanno partecipato anche i genitori di Finnegan Lee Elder, che hanno ribadito la speranza che “venga accertata la verità di quello che è accaduto quella sera. E riteniamo che già nelle carte ci siano tutti gli elementi perché questo accada e una volta valutati i fatti per come sono andati ci sarà una valutazione differente e imprescindibile”.

La difesa dei due giovani americani si basa sin dalle prime battute sul fatto che nessuno dei due abbia riconosciuto Cerciello Rega e Varriale per quello che erano, e cioè carabinieri. Elder, secondo la difesa, avrebbe reagito d’istinto alla vista dei due militari convinto di venire aggredito, e avrebbe usato il coltello preso dal panico.

Per il procuratore generale però non si è trattato di una reazione dettata dal panico, ma di un atto deliberato: “Questi sono due giovani incensurati - ha detto Valeriano durante la requisitoria - ma il delitto è efferato, ci troviamo ai limiti della crudeltà”. Elder ha colpito con “un’arma che fa paura solo a vederla, infliggendo una sofferenza gratuita, senza alcuna pietà. Ha affondato il coltello lasciando sul corpo della vittima i segni dell’anello alla base della lama. Come si fa ad arrivare a 11 coltellate? Ne sarebbero bastate due per riuscire a darsi alla fuga”.

Leah Elder, la madre di Finnegan Lee, dal canto suo ha ribadito che “esprimo profondo dolore e sofferenza per la famiglia del carabiniere Cerciello. Mio figlio sta bene, ma ovviamente si sente profondamente addolorato e ha un enorme senso di colpa per quanto accaduto. Gli dispiace soprattutto di non esser stato creduto. Spiace che nella requisitoria del procuratore generale si sia evitato di affrontare tutte le obiezioni delle difese", ha concluso la famiglia Elder, assistita dagli avvocati Renato Borzone e Roberto Capra.

Natale Hjorth è detenuto a Regina Coeli, Elder nel carcere di Rebibbia. Stando a quanto emerso dalle relazioni depositate dalle difese, relative ai comportamenti tenuti in questi mesi di carcere dai due americani, il primo si è iscritto all'università Roma Tre, il secondo è invece pronto a iscriversi all'università americana. La condanna in primo grado è arrivata a maggio 2021, mentre la sentenza di secondo grado è attesa per metà marzo.

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