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Cronaca

Ndrangheta sul litorale a sud di Roma, faro della prefettura sugli appalti degli ultimi anni

Il prefetto di Roma Matteo Piantedosi sta studiando il caso dei comuni di Anzio e Nettuno, dopo il blitz condotto dai carabinieri sul litorale romano

I fari su Anzio e Nettuno sono accesi. Ora si studiano le carte, gli atti, i documenti. Il focus del prefetto Matteo Piantedosi, che ha istituito due commissioni con l'ok del Viminale, mira a determinare se e quanta influenza ci fosse nella politica dei comuni del litorale a sud di Roma da parte dei gruppi di 'Ndrangheta smantellati dai carabinieri e dalla direzione distrettuale antimafia, con 65 arresti

Il prefetto Piantedosi per le prossime 12 settimane indagherà sugli appalti assegnati negli anni scorsi ad Anzio e Nettuno. Se si dovessero trovare delle anomalie, ecco che sarà quindi deciso un provvedimento di scioglimento dei due comuni per mafia. Le commissioni messe in campo sono composte ciascuna da tre funzionari della prefettura e delle forze dell'ordine. I componenti della commissione, che saranno fisicamente nelle sedi locali, avranno un mandato rinnovabile solo una volta e al termine della loro attività i risultati delle indagini saranno esaminati dal prefetto in un arco massimo di 45 giorni.

Il Viminale ha dato l'ok per l'accesso agli atti. Ora iniziarà il lavoro d'esame dei documenti per il rilascio di autorizzazioni, dei bandi di gara e dell'assegnazione di appalti. Fogli che riguarderanno la scuola e i rifiuti, citati nell'ordinanza, ma anche gli altri settori. Il contesto del litorale pontino è al centro dell'attenzione della prefettura già da tanto tempo nell'ambito dell'attività di prevenzione che svolge l'autorità di pubblica sicurezza: a ottobre del 2020 la questione dell'ipotesi di infiltrazioni criminali sul litorale pontino venne affrontata proprio nel corso di un comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica che si svolse a Pomezia a cui, oltre a Piantedosi prese parte anche il procuratore Michele Prestipino. Il comune di Nettuno, inoltre, era stato già commissariato nel 2005.

Il caso, oltre che giuridico, è anche politico. Bruno Astorre, senatore e segretario Pd Lazio ha annunciato una interrogazione: "L'inchiesta della Dda sul litorale sud del Lazio sta tracciando un quadro preoccupante. Nelle prossime ore, inoltre, presenterò un'interrogazione al Ministro degli Interni sul tema. Bisogna far luce su questa vicenda"

Leu, con la capogruppo al Senato Loredana De Petris, e Sinistra italiana, con la senatrice Elena Fattori e il segretario regionale Massimo Cervellini, hanno sollecitato lo scioglimento dei due comuni. I deputati M5s Angela Salafia e Marco Bella e i consiglieri comunali M5S Alessio Guain e Rita Pollastrini incalzano: "Magistratura e forze dell'ordine non devono essere lasciate sole nella lotta contro i clan. Su quei soldi, che spettano ai cittadini, i clan hanno messo gli occhi da tempo e vorrebbero mettere le mani. Non ci si può più girare dall'altra parte".

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