Arancia meccanica a Casal Bertone: anziani legati, sequestrati in casa e rapinati
La banda di ladri violenti, dopo il colpo, era fuggita. I carabinieri li hanno beccati dopo un anno e mezzo di indagine
Si sono appostati armati di pistola davanti a un appartamento e si sono nascosti, camuffati con berretto, scaldacollo e guanti in lattice. Hanno atteso il proprietario di casa, un uomo di 77 anni, e sotto la minaccia dell'arma, lo hanno spinto all'interno, mentre un complice fungeva da "palo".
Una volta nell'appartamento al quinto piano hanno minacciato anche la moglie, 72 anni, e così hanno bloccato entrambi in cucina, legandogli le mani e chiudendogli la bocca con del nastro isolante.
Il bottino
Un incubo quello vissuto da due anziani lo scorso 21 gennaio del 2022, a Casal Bertone. In quella interminabile serata la coppia è stata sequestrata in casa con uno dei tre ladri che li teneva sotto tiro mentre un altro rovistava in tutte le stanze.
Dopo aver recuperato quanto di valore la banda è scappata. Le vittime, riuscite a liberarsi poco dopo, hanno subito capito che i malviventi avevano portato via oro, orologi e 20.000 euro in contanti, custoditi in un cassetto del comodino della camera da letto.
L'allarme
Uno choc. Così è scattato l'allarme e il sopralluogo dei carabinieri. È a quel punto che sono iniziate le lunghe indagini durate un anno e mezzo e culminate lo scorso undici maggio quando i militari del nucleo operativo della compagnia di piazza Dante hanno rintracciato e dato esecuzione a un'ordinanza di applicazione della misura della custodia cautelare in carcere per un 44enne di Avellino, un 49enne di Cosenza e un 31enne della provincia di Milano. I tre sono gravemente indiziati di essere gli autori di una rapina aggravata e di sequestro di persona.
Le indagini
Una indagine articolata che si è basata anche sui filmati dei sistemi di videosorveglianza della zona di Casal Bertone e i riconoscimenti fotografici da parte delle vittime, che ha permesso di identificare i due presunti autori della rapina e un terzo presunto complice, che fungeva da "palo" e che avrebbe atteso i due per la fuga in auto. I tre, dopo il colpo, avevano lasciato Roma.
Dopo lunghe ricerche, i carabinieri supportati dai colleghi di Milano, San Donato Milanese e della compagnia di Montella in provincia di Avellino, hanno rintracciato e raggiunto gli indagati presso le rispettive abitazioni.
