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Cronaca Anzio

La casa di riposo dove gli anziani vengono picchiati, sedati e insultati

Il blitz in una struttura di Anzio, sul litorale a sud di Roma. La procura di Velletri ha disposto cinque misure cautelari

Anziani picchiati, insultati e sedati. È quanto succedeva, secondo le indagini dei carabinieri del Nas e della procura di Velletri, in una casa di riposo da incubo, ad Anzio, dove agli ospiti venivano date dosi massicce di sedativi "senza alcuna necessità e al di fuori di alcun piano terapeutico". Addirittura il latte veniva 'allungato' con acqua, anche per lucrare al massimo sui profitti generati dall'attività.

Insomma, un posto poco sicuro per gli anziani che, secondo gli inquirenti, erano trascurati, senza cibo e costretti a stare chiusi nelle camere dalle 18 al mattino. Per questo motivo i Nas, nella mattinata di oggi, hanno dato esecuzione a tre ordinanze di applicazione della misura cautelare degli arresti domiciliari e due ordinanze di applicazione di misure interdittive (divieto temporaneo dell'esercizio della relativa impresa o professione) nonché a sette decreti di perquisizione disposti dalla procura di Velletri.

I provvedimenti scaturiscono da intercettazioni ambientali (audio, video e telefoniche) che hanno permesso di svelare le condotte dei proprietari e del personale della struttura. L'indagine ha permesso di accertare a carico degli indagati "reati di maltrattamenti". Ossia "sistematiche condotte vessatorie fisiche e verbali nonché reiterate intimidazioni anche mediante strattoni, colpi, insulti, minacce e lancio di oggetti, omissioni nella cura degli ospiti residenti e somministrazione massiccia di farmaci sedativi, senza alcuna necessità e al di fuori di alcun piano terapeutico, così da sopire gli ospiti durante la notte evitando richieste di assistenza consentendo agli operatori sanitari di riposare indisturbati; omesso approvvigionamento di generi alimentari/ beni di prima necessità".

In sostanza, gli ospiti anziani erano abbandonati a loro stessi. Picchiati, sedati, senza cibo e, appunto, chiusi nelle loro camere delle 18. Tanto anche è stata riscontrata anche una "inesistenza di qualsiasi attività ludica o ricreativa per gli anziani costretti a restare nelle loro camere fino al mattino successivo".

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