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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca Ostia

L'ex responsabile della polizia di Ostia condannato a nove anni per corruzione

Il dirigente Antonio Franco è stato condannato a nove anni. Secondo l'impianto accusatorio all'ex responsabile del commissariato è contestato di avere compiuto "atti contrari ai doveri del suo ufficio anche sotto il profilo della violazione dei doveri di imparzialità della Pa"

È condannato a nove anni di carcere l'ex responsabile del commissariato di polizia di Ostia Antonio Franco con interdizione perpetua dai pubblici uffici. A emettere la sentenza i giudici dell'ottava sezione penale del Tribunale di Roma. Il pm Mario Palazzi al termine della requisitoria per le accuse di corruzione, rivelazione del segreto d'ufficio, e falso aveva sollecitato per Franco la condanna a 14 anni. Condannato, invece, a sei anni e mezzo Mauro Carfagna, ritenuto il corruttore di Franco e titolare di una sala giochi di Ostia frequentata da Ottavio Spada, detto Marco. Per Carfagna era stata chiesta una condanna a nove anni.

La decisione è stata presa dopo una operazione coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia della Procura della Repubblica di Roma del luglio 2016. Le accuse contestate a Franco sono relative, secondo il capo di imputazione, ''alla vendita della sua funzione e per il compimento di atti contrari ai doveri del suo ufficio anche sotto il profilo della violazione dei doveri di imparzialità della Pa''.

Secondo l'accusa Franco sarebbe intervenuto ''a seguito di controlli nelle sale giochi gestite da Carfagna, effettuati dal personale appartenente al commissariato da lui diretto, per risolvere le questioni insorte, assicurando un esito favorevole alle procedure amministrative attivate o, comunque, di minore pregiudizio''.

Si sarebbe inoltre, secondo la contestazione della procura, ''adoperato affinche' non risultasse presso le sale del Carfagna la presenza di Ottavio Spada detto Marco (nipote del boss Carmine, detto Romoletto, e di Roberto Spada)'' e avrebbe rivelato, tra le varie accuse, ''l'imminenza di un controllo di polizia amministrativa sulla sala giochi, da lui condotta, notizia che doveva rimanere segreta al fine di consentire le azioni di celamento delle irregolarità nella gestione delle attività''.

Antonio Franco era già stato condannato nell'ambito di un processo per peculato e falso. L'accusa, in quel caso, era quella di aver utilizzato una autovettura Smart assegnatagli dal commissariato per scopi personali. 

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