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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Scuola Ufficiali Carabinieri: al via l'anno accademico 2015-2016

L'inaugurazione nell'Aula Magna della Scuola alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e del ministro della Difesa Roberta Pinotti

Nella mattinata, presso l’Aula Magna della Scuola Ufficiali Carabinieri di Roma, alla presenza del Presidente della Repubblica Prof. Sergio Mattarella e del Ministro della Difesa Sen. Roberta Pinotti, si è svolta la cerimonia di inaugurazione dell’Anno Accademico 2015 - 2016. Nell’aprire la cerimonia, il Comandante della Scuola, Generale di Divisione Vittorio Tomasone, ha indirizzato il proprio saluto ai presenti illustrando le attività didattiche svolte dall’Istituto, frequentato attualmente anche da Ufficiali Afgani, Albanesi, Cileni e Turchi.

Il Generale Tomasone ha poi evidenziato l’importante ruolo svolto dalla Scuola non soltanto nella formazione tecnico – professionale ma anche morale attraverso “il richiamo quotidiano all’esercizio di una responsabilità fatta soprattutto di senso etico”. Tante le autorità presenti in platea. 

Ha quindi preso la parola il Comandante Generale Tullio Del Sette, che, nel ringraziare tutti i presenti, ha rivolto un saluto deferente, al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, ringraziandolo della sua costante vicinanza all’Istituzione. Un saluto particolare è stato rivolto agli organi d’informazione, che svolgono un ruolo fondamentale per “l’affermazione di una società libera e civile”.

Il Generale Del Sette ha, come di consueto in questa occasione, tracciato il punto di situazione dell’Istituzione, trattando del personale, dell’attività operativa, del supporto, e di questioni normative di diretto interesse, partendo dallo scenario di riferimento di una “Istituzione che è al contempo Forza di Polizia a competenza generale, con una straordinaria prossimità alla gente e vocazione per l’ambiente, la salute e il patrimonio culturale, e Forza militare con rango di Forza Armata e compiti esclusivi di polizia militare”. “Un’Istituzione che l’Italia può ascrivere tra quelle più efficienti e apprezzate anche fuori dai confini nazionali”.

Un’Istituzione che ha nel personale il suo patrimonio più importante. Da valorizzare dirigere, tutelare e sostenere affinchè nelle migliori condizioni possa assolvere pienamente i suoi compiti a qualsiasi livello gerarchico e in qualsiasi incarico, “nell’assunto che nessuno è marginale quale che sia il servizio che svolge se ben lo fa, sapendo che deviazioni dalla linea etica del Carabiniere, uomo/donna morale, non possono essere comprensibili nè accettabili”. “…Questi sono i riferimenti ideali, antichi e sempre attuali, che guidano la nostra azione in ogni campo – addestrativo, operativo e gestionale” – ha proseguito il Generale – “per i quali lavoriamo all’unisono in ogni reparto, in empatia e piena assonanza d’intenti con la nostra Rappresentanza militare e, in particolare, per me, la Sezione Carabinieri del COCER, esemplarmente vigile e responsabilmente decisa nel segnalare e sostenere le ragioni e le attese del personale”. 

Il Comandante Generale ha dunque ricordato che “il futuro prossimo è costellato di impegni e obiettivi di grande entità”, in aderenza con la linea di Governo dell’efficienza e della valorizzazione delle risorse, continuando a “percorrere l’idea della dimensione umana in un’Istituzione che…come in passato… farà dei valori il punto nodale di forza”.

Impegni e obiettivi in primo luogo nel settore addestrativo dove ad una formazione di base elevata , “nella quale la strutturazione del “cittadino Esemplare” dev’essere fondamentale” si deve affiancare un costante aggiornamento professionale e culturale. “Perciò abbiamo sviluppato intense sessioni sulle tecniche di intervento, sul corretto uso delle armi in situazioni di emergenza e sull’uso dei mezzi di coazione fisica non letali, riferite anche ai bastoni da difesa, distribuiti a tutta la Territoriale e ai dispositivi spray a base di oleoresina di capsicum di prossima ampia distribuzione, che meglio consentono di graduare l’uso della forza perché possa essere sempre contenuto nel limite strettamente necessario a respingere aggressioni, accrescendo contestualmente i livelli di autotutela e protezione del personale”.

Oltre alla formazione psicologica, per sviluppare al meglio capacità di reazione e autocontrollo, alla formazione continua in ambito investigativo, a quella a domicilio attraverso strumento di e-learning, all’approfondimento delle lingue straniere, inglese in particolare, ma anche tra le altre arabo, cinese, giapponese e albanese.
 

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