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Cronaca

Il presidente di Baobab Andrea Costa è stato assolto

I fatti risalivano all'ottobre 2016, dopo lo sgombero del centro d'accoglienza allestito a San Lorenzo

Andrea Costa, presidente di Baobab Experience, onlus che si occupa di fornire assistenza ai migranti che transitano per Roma accusato con altri esponenti dell'associazione di favoreggiamento dell'emigrazione clandestina, è stato assolto con formula piena perché il fatto non sussiste.

Lo ha deciso il gup di Roma al termine del processo in rito abbreviato. Oltre al presidente di Baobab, Andrea Costa, oggi il gup di Roma ha assolto due attiviste dell'associazione. 

Costa: "Rifarei tutto"

"Sono soddisfatto perché un giudice ha sancito quello che già sapevo: che il fatto non sussiste, ora c'è qualcuno che lo ha messo nero su bianco", ha commentato dopo la decisione del gup di Roma che lo ha assolto dall'accusa di favoreggiamento della emigrazione clandestina. "In questi anni è stata dura sapere di essere sotto indagine pur avendo la consapevolezza di avere agito in modo corretto. Rifarei tutto - ha aggiunto Costa, difeso dall'avvocato Francesco Romeo - continueremo ad aiutare le persone che hanno bisogno così come sta avvenendo per i profughi che arrivano dalla Ucraina".

Il sit in a piazzale Clodio 

Fuori dal tribunale di piazzale Clodio si è svolto anche un sit in di sostegno con qualche centinaio di persone, tra i presenti anche Nicola Fratoianni segretario nazionale di Sinistra Italiana: "Hanno ragione coloro che hanno portato quei cartelli 'la solidarietà non è un reato', coloro che in questi anni hanno praticato la solidarietà verso i migranti, e che hanno sostituito di fatto lo Stato nell'assistere delle persone fragili e deboli, perchè le Istituzioni non hanno fatto il loro dovere. Gestire l'immigrazione in modo diverso è possibile, e il Baobab in questi anni ce lo ha fatto capire".

L'accusa nasce dopo lo sgombero di via Cupa

I fatti contestati risalgono all'ottobre 2016. Il centro d'accoglienza allestito in via Cupa, a San Lorenzo, è stato sgomberato il 30 settembre di quell'anno. In quell'occasione i volontari del Baobab offrirono supporto e aiuto a 8 sudanesi e un cittadino del Ciad per acquistare biglietti dei treni e autobus per passare la frontiera di Ventimiglia e andare in Francia. 

La tendopoli era stata messa in piedi in totale emergenza proprio da Baobab, ma il comitato per l'ordine e la sicurezza ne aveva disposto lo smantellamento, nonostante la richiesta di una soluzione differente, forse anche per la pressione dei residenti che lamentavano situazioni di affollamento e degrado nella traversa diventata un ricovero di fortuna.

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