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Cronaca Don Bosco / Piazza dei Consoli

Festa della Repubblica, anarchici in corteo: "2 giugno niente da festeggiare"

Il corteo non autorizzato al Tuscolano. I manifestanti hanno intonato slogan contro le forze dell'ordine che hanno sbarrato la strada di accesso al Covi che si trova all'aeroporto di Centocelle

In centro la parata militare per la Festa della Repubblica, a Roma sud il contro corteo degli anarchici che ripudiano la guerra. Sono diverse centinaia gli anarchici che hanno preso parte al corteo di Roma '2 giugno: niente da festeggiare' che si è snodato nella zona della Tuscolana non lontano dalla sede del Comando operativo di vertice interforze, (il Covi che si trova nell'aeroporto Francesco Baracca di via di Centocelle) protetto dai blindati delle forze dell'ordine e da un lungo cordone di poliziotti e carabinieri in tenuta antisommossa. 

I manifestanti si sono radunati senza autorizzazione in piazza dei Consoli - al Don Bosco - dove una manifestazione del "Comitato referendario ripudia la guerra" è stata autorizzata, ma dalle 14:00 alle 19:00 del pomeriggio di venerdì 2 giugno. I compagni e le compagne si sono invece dati appuntamento alle 10:00, come visibile su una locandina pubblicata su facebook dalla pagina Anarchia senza aggettivi. "Contro guerre, miseria, controllo sociale, repressione, devastazione ambientale, razzismo e violenza patriarcale" si legge sul volantino con l'appuntamento alle 10:00 nei pressi del "Comando operativo di vertice interforze". 

2 giugno niente da festeggiare (foto facebook Anarchia senza aggettivi)

"Il nemico è a casa nostra, 2 giugno niente da festeggiare". Questo lo slogan impresso su uno striscione nero con scritta bianca esposto alla testa del corteo dagli anarchici, protagonisti già da ottobre scorso di una serie di proteste per chiedere la revoca del 41 bis ad Alfredo Cospito. Tra gli altri slogan esposti su un camioncino, "Lo stato con il 41 bis tortura" e "Alfredo, Juan e Anna liberi".

Tutti i luoghi dell'anarchismo a Roma 

Arrivati in via Calpurnio Fiamma i manifestanti si sono fermati davanti ai blindati di polizia e carabinieri, che sbarravano la strada a poche centinaia di metri dal Covi, gridando cori contro le forze dell'ordine e chiedendo di poter proseguire il corteo in quella direzione. Dopo circa venti minuti i manifestanti hanno cambiato strada lanciando un sonoro petardo mentre si allontanavano dalla polizia. Poco più tardi in via San Giovanni Bosco c'è stato qualche momento di tensione quando gli anarchici hanno gridato agli uomini delle forze dell'ordine in borghese di allontanarsi dalla manifestazione. Poi il corteo è ripartito. 

Il corteo si è poi concluso dove era cominciato, in piazza Don Bosco. La manifestazione si è chiusa senza incidenti, anche se non sono mancati momenti di tensione.

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