Amore09, il “ragazzo con la felpa bianca” è di Fiumicino
22 anni, incensurato: ha confessato oggi. Il Capo della Squadra Mobile di Roma: “E’ pentito”. Elisa è ora “più serena”
Angela Gennaro
23 gennaio 2009 15:05
Ha 22 anni, una felpa bianca, una canotta nera e dei tatuaggi. Grazie a questi elementi, la polizia è riuscita a individuare finalmente il responsabile dello stupro di Amore09. Il ragazzo, incensurato, si è recato oggi in Questura, e ha confessato. "La dinamica è stata quella di un approccio amichevole tra due giovanissimi in un'occasione come Amore09", spiega il capo della Squadra Mobile di Roma, Vittorio Rizzi.
"Fino al tragico epilogo: lo stupro nei bagni chimici del locale. Il ragazzo era in uno stato di forte alterazione psico-fisica, causato da alcol e sostanze stupefacenti". I due non si conoscevano prima. Il giovane, un lavoratore “di buona famiglia”, ha precisato Rizzi, ha reso oggi “ampia confessione”, e in serata verrà tradotto al carcere di Regina Coeli. Il fermo del Gip arriverà domani.
Elisa “ora è più serena, e forse vorrebbe addirittura incontrarlo”, prosegue il capo della Squadra Mobile. “E il ragazzo è prostrato e pentito”.
Le indagini erano partite la sera stessa della violenza. In base ai confusi ricordi e alla testimonianza della vittima, in stato di shock, gli inquirenti hanno individuato una prima rosa di 150 persone sospettate. E da lì hanno proseguito nelle ricerche.
“Il nostro problema era la mancanza di ricordi di Elisa”, spiega Rizzi. La cerchia, comunque, si è presto ristretta, fino all’individuazione del colpevole negli ultimi giorni: “Il giovane ha avuto un parziale cedimento già tre giorni fa mentre veniva interrogato.
Oggi si è presentato da noi e ha confessato tutto”. Il capo della Squadra Mobile non ha voluto, invece, rilasciare alcuna dichiarazione sulle indagini in corso per i fatti del Tuscolano e di Primavalle. “Siamo all'inizio”, taglia corto Rizzi, “ed è una fase troppo delicata. Non parlo delle indagini in corso".
"Fino al tragico epilogo: lo stupro nei bagni chimici del locale. Il ragazzo era in uno stato di forte alterazione psico-fisica, causato da alcol e sostanze stupefacenti". I due non si conoscevano prima. Il giovane, un lavoratore “di buona famiglia”, ha precisato Rizzi, ha reso oggi “ampia confessione”, e in serata verrà tradotto al carcere di Regina Coeli. Il fermo del Gip arriverà domani.
Elisa “ora è più serena, e forse vorrebbe addirittura incontrarlo”, prosegue il capo della Squadra Mobile. “E il ragazzo è prostrato e pentito”.
Le indagini erano partite la sera stessa della violenza. In base ai confusi ricordi e alla testimonianza della vittima, in stato di shock, gli inquirenti hanno individuato una prima rosa di 150 persone sospettate. E da lì hanno proseguito nelle ricerche.
“Il nostro problema era la mancanza di ricordi di Elisa”, spiega Rizzi. La cerchia, comunque, si è presto ristretta, fino all’individuazione del colpevole negli ultimi giorni: “Il giovane ha avuto un parziale cedimento già tre giorni fa mentre veniva interrogato.
Oggi si è presentato da noi e ha confessato tutto”. Il capo della Squadra Mobile non ha voluto, invece, rilasciare alcuna dichiarazione sulle indagini in corso per i fatti del Tuscolano e di Primavalle. “Siamo all'inizio”, taglia corto Rizzi, “ed è una fase troppo delicata. Non parlo delle indagini in corso".
Angela Gennaro
23 gennaio 2009 15:05
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