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Cronaca

Bimba confessa due anni di violenze: "L'amico di papà abusa di me", in manette 44enne

Fine settimana in compagnia del padre trasformati in incubi. Le confessioni choc alla madre. L'arrestato approfittava di momenti di distrazione dell'amico per sottoporre ad 'attenzioni particolari' la piccola di 10 anni. Le violenze dal 2012 ad oggi

Quelli che dovevano essere pomeriggi e fine settimana spensierati in compagnia del padre, separato dalla madre, si trasformavano in incubi. Molestie che andavano avanti da 2 anni, con una bambina di appena 10 anni costretta a subirle. A perpetrarle un amico del papà, un 44enne romano. L'uomo è finito in manette nella giornata di ieri in esecuzione di una ordinanza di custodia cautelare. Pesanti le accuse: "Violenza sessuale su minore", "Atti sessuali su minore" e "Adescamento di minore" in danno della figlia del suo amico. E' accaduto nella zona del Municipio Tuscolano.

DENUNCIA DELLA MADRE -  Le indagini, con le quali sono stati ricostruiti vari episodi di abusi che hanno condizionato per due anni, dal 2012 al 2014, la vita della bambina, che oggi ha 12 anni, sono state avviate dopo la denuncia effettuata ai Carabinieri, da parte della madre che ha raccolto le confidenze della figlia. In particolare la piccola le ha raccontato di aver ricevuto delle “attenzioni particolari” da parte di un uomo adulto, un amico di papà. Approfittando di attimi di distrazione del padre, l’amico raggiungeva la piccola nella sua camera da letto e ne abusava.

RACCONTO ALLA MADRE - Solo nella scorsa estate, presa coscienza di quanto le stava capitando, la bambina è riuscita a raccontare alla madre ciò che le accadeva. La donna si è immediatamente rivolta ai Carabinieri della stazione Tuscolana per sporgere denuncia. Convalidate le risultanze investigative, i militari dell'Arma hanno quindi notificato l'ordinanza di custodia cautelare in carcere al 44enne ,emessa dal Gip presso il Tribunale di Roma, su richiesta della locale Procura della Repubblica. Il 44enne è ora detenuto nel carcere di Regina Coeli.

MESSAGGI E ADESCAMENTO - Ad incastrare l'uomo alcuni sms e messaggi trovati nel telefono cellulare della piccola vittima. Dei veri e propri inviti a ripetere l'esperienza fatta con l'amico di papà. Delle prove evidenti secondo il magistrato, risultate poi fondamentali nelle indagini per incastrare 'l'orco'.

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