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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

Ambulanti, De Vito: “La giunta sta lavorando per delocalizzarli, chiederemo che ci si fermi”

“L’esecutivo capitolino calpesta il futuro di 12mila operatori”, spiega l’esponente di Forza Italia, “trasferendoli in postazioni senza alcuna valenza economica”

Nonostante la proroga decisa dal Parlamento fino a fine ottobre, che ha mandato in prolungamento la vigenza delle licenze per il commercio ambulante su area pubblica, la giunta di Virginia Raggi starebbe lavorando per intralciare la quotidianità di queste categorie insistendo per una loro delocalizzazione. E’ quanto ha affermato in mattinata Marcello de Vito, presidente dell’Assemblea Capitolina ed esponente romano di Forza Italia dopo esser stato eletto nel Movimento Cinque Stelle. Un’attenzione costante quella riservata da De Vito alle categorie del commercio ambulante; oggi anche la richiesta urgente di votare, tramite mozione, in Assemblea Capitolina riguardo lo stop all’intenzione di spostare gli esercenti dalle loro sedi di usuale stazionamento.

“Con legge di bilancio 2019 il Parlamento escludeva il commercio su area pubblica dal perimetro delle direttiva Bolkestein”, riassume de Vito in una nota pubblicata su Facebook: “Successivamente nel 2020, in piena pandemia, col decreto rilancio 34/2020 poi convertito con legge 77/2020, il Parlamento (con il voto compatto del M5S, da sempre su posizioni 'no Bolkestein') stabiliva di prorogare la validità delle concessioni sino al 2032. Incredibilmente a febbraio scorso il Comune di Roma, discostandosi dalla linea nazionale del M5S, decideva di disapplicare il decreto rilancio (come se l'applicazione fosse discrezionale) e di mandare a gara tutte le postazioni, creando le condizioni (in questo caso sì) per concentrazioni di licenze in capo a grandi operatori economici, determinando anche un contesto di disparità di trattamento con gli operatori di altre città regolarmente rinnovati (vedasi ad esempio la pentastellata Torino) e calpestando i diritti ed il futuro di 12.000 operatori romani del commercio su area pubblica”.

E’ intervenuta successivamente la proroga fino al 29 ottobre 2021, ricorda De Vito: “A quel punto il focus è stato spostato sulla questione elle delocalizzazioni: la giunta in pratica sta in ogni modo cercando di ottenere l'obiettivo di andare contro migliaia di operatori 'delocalizzandoli', sebbene sarebbe più corretto dire 'decimandoli'. Sta trasferendo le loro postazioni attuali in luoghi privi di rilevanza economico/commerciale, in strade deserte, tanto per far vedere che si dà una alternativa che alternativa non è. Allora la domanda è: che senso ha fare queste delocalizzazioni in questo momento, a pochi mesi dal voto e nella vigenza di una norma che ha prorogato la validità delle concessioni sino a dopo il voto?”, si chiede De Vito.

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