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Cronaca

Roma maglia nera per le polveri sottili: nella Capitale +35% rischio di cancro al polmone

L'allarme lanciato da Legambiente. I dati diffusi dallo studio MEDparticles di Lancet Oncology, che si occupa degli effetti a lungo termine dell'inquinamento atmosferico sulla salute dei cittadini

"A Roma la presenza di 10 mg di polveri sottili Pm10 in più per metro cubo d'aria fanno aumentare il rischio di tumore al polmone di circa il 35%. Un dato decisamente peggiore rispetto alla media europea dove l'incremento del rischio di cancro al polmone legato alle polveri sottili è del 22% nel caso dei valori di Pm10". L'allarmante risultato per la Capitale, emerge dallo studio MEDparticles pubblicato da Lancet Oncology ed è parte del progetto europeo Escape (European study of cohortes for air pollution effects), che studia gli effetti a lungo termine dell'inquinamento atmosferico sulla salute delle persone, seguito nella regione Lazio dal Dipartimento di Epidemiologia del Servizio Sanitario Regionale. 

STRAGE SILENZIOSA - É Legambiente Lazio a diffondere gli sconfortanti dati di questa ricerca. "A Roma si rischia più che nel resto d'Europa di ammalarsi e morire di tumore al polmone a causa dello smog. Una nuova notizia che tratteggia uno scenario sempre più agghiacciante"afferma Lorenzo Parlati, presidente di Legambiente Lazio, intervenendo alla conferenza internazionale "Air particles regulation in the Mediterranean cities. Reults and impact of the MEDPARTICLES Life+ project". I dati di questo ultimo studio raccontano di una strage silenziosa. Non si tratta di meri dati statistici ma di persone, dato che come in tutti gli studi epidemiologici si correlano dati di smog con dati reali di ricoveri e mortalità, persone che hanno nome e cognome. 

GIUNTA MARINO PRESENTI MISURE ANTI-SMOG - La situazione romana in questi ultimi anni è peggiorata proprio sul fronte della vivibilità. Per avvicinarsi alle altre capitali europee sostenibili, la città deve scegliere un'idea di futuro e dare risposte concrete ai problemi di ogni giorno dei cittadini. La Giunta Marino deve mettere subito in atto una nuova politica, stop alle auto e ai mezzi privati puntando tutto su trasporto pubblico e mobilità nuova. Le ricette ci sono: nuove Ztl e pedonalizzazioni in tutta la città, a partire dai Fori Imperiali estendendo il provvedimento a tutta la strada, nuova sosta tariffata progressiva e parcheggi di scambio, piano del trasporto pubblico e nuova rete tranviaria, spazi ciclabili e per bike sharing, car pooling e car sharing». 

STUDIO ITALIANO DURATO 6 ANNI - "Il lavoro di studio nella Capitale - si legge nel comunicato - ha riguardato un totale di 9.105 persone, di età media 44 anni, seguite dai medici per un periodo di circa 6,2 anni, tra il 2003 e il 2010. Tra di loro in 53 hanno sviluppato un cancro al polmone. A Roma, nel periodo di studio, sono stati rilevati in media 36,5 microgrammi al metro cubo di polveri sottili PM10 e 19,4 microgrammi al metro cubo di PM2,5 in confronto ad altre città europee dove i valori sono nettamente più bassi (17,1 a Copenhagen e 13,6 a Stoccolma di PM10, ad esempio), dovute, in gran parte, alle emissioni di motori a scoppio e agli impianti di riscaldamento.

DATO NEGATIVO SUL TRASPORTO PUBBLICO - Per quanto riguarda le polveri sottili, dal 2003 si è avuto un lieve miglioramento: i valori medi annui erano 47 microgrammi al metro cubo e nel 2004 48,3 microgrammi/mc. Nel 2011 la media si attesta a 36,5 microgrammi al metro cubo ma è un dato ancora troppo alto. La ragione è facilmente individuabile anche nel trasporto pubblico, vero e proprio tallone d'Achille di Roma. I passeggeri trasportati dal sistema negli ultimi anni sono sensibilimente diminuiti: nel 2009 i viaggi annuali per abitante erano 541, nel 2011 sono erano 519. Non è buono neanche il dato sui metri quadrati di suolo destinati ai pedoni capitolini, fermo dal 2003 ad un ridicolo 0,14 mq per abitante. Per contro cresce il numero di immatricolazioni delle auto, segno evidente che continuano ad essere il mezzo di trasporto preferito dai romani per i propri spostamenti, con un rapporto di 70 auto per 100 abitanti (dati 2011).

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