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Cronaca

Alessio Zangrilli, le ultime ore prima della scomparsa ed il mistero del cellulare della fidanzata

Il 35enne era sparito da San Cleto lo scorso 10 di ottobre. Le parole della compagna a Chi l'ha visto poche ore prima del rinvenimento del suo cadavere: "Penso che s'è buttato nel Tevere"

Gli ultimi avvistamenti risalgono a pochi giorni dopo la sua scomparsa, prima sul bus 343, dove una donna lo avrebbe visto e ci avrebbe parlato. Poi al Villaggio Prenestino, dove sarebbe stato visto girovagare di notte per le strade del quartiere dove abitava la nonna. Quindi al Parco Meda, dove però nessuno ha poi confermato di averlo notato. Poi il nulla, sino alla mattinata di ieri quando il suo corpo privo di vita è stato rinvenuto nelle acque del Tevere a Roma Nord. Venticinque giorni di mistero, è infatti questo il lasso di tempo intercorso dalla sparizione di Alessio Zangrilli (avvenuta lo scorso 10 di ottobre) e la scoperta del suo cadavere recuperato nelle acque del Tevere giovedì 4 novembre. 

Terminate tragicamente le sue ricerche, sono ancora tanti i punti da chiarire sulla morte di "Zangra" il 35enne pugile residente a San Cleto che mamma Virginia Caccese ha cercato disperatamente di riabbracciare lanciando appelli e messaggi. Cause della morte del ragazzo che potrebbero trovare delle risposte al termine dell'autopsia disposta dall'Autorità Giudiziaria, che potrebbe chiarire cosa abbia determinato il decesso di Alessio Zangrilli. Un corpo trovato segni evidenti segni di violenza. Si è suicidato? Scappava da qualcuno? Era stato minacciato? O qualcuno lo ha spinto a togliersi la vita? Queste le domande irrisolte alle quali gli investigatori di polizia che indagano sulla sua morte sono chiamati a dare delle risposte. 

Ma andiamo a ritroso. Le ultime tracce concrete di "Zangra" come lo conoscevano fra San Basilio, San Cleto e San Lorenzo, dove si allenava come pugile alla Palestra Popolare di via dei Volsci, risalgono al pomeriggio della sua scomparsa. A sentirlo telefonicamente la mamma, intorno alle 19:00. Poi il nulla, con il cellulare risultato spento e quindi muto. Unica certezza l'orario della sua scomparsa, intorno alle 15:00 di domenica 10 ottobre quando una vicina di casa lo ha visto uscire in tuta e felpa e prendere un bus, cosa insolita visto che, come riferito dalla madre, Alessio era solito muoversi con la sua bici, lasciata invece in casa. 

Domenica 10 ottobre in cui Alessio Zangrilli si è sentito anche con la sua fidanzata, Daniela. La donna è stata intervistata da Chi l'ha visto? con il servizio andato in onda su Rai3 la sera prima (il 3 novembre) del tragico rinvenimento del suo corpo privo di vita. Daniela parla infatti alla trasmissione condotta da Federica Sciarelli quando il 35enne risulta ancora scomparso, e non ancora morto.

La fidanzata di "Zangra" spiega che dal giorno della scomparsa del 35enne di San Cleto le sono arrivate numerose chiamate anonime, ma quando rispondeva non trovava risposta: "Ho detto Alè sei te, parlame rispondi", ma senza avere risposta, racconta ancora la sua compagna a Chi l'ha visto? quando ancora le speranze di trovarlo in vita erano accese.

Daniela ha raccontato uno scambio di messaggi con Alessio sino al mattino del giorno della sua scomparsa, ma non ricorda il contenuto precisamente: "Ma chi se ricorda, ne ho dette talmente tante", risponde alla domanda dell'inviato di Chi l'ha visto? poi afferma: "L'ultimo che gli ho scritto 'Si bravo, allora è finita sì", con riferimento al fatto che Alessio Zangrilli aveva forse intenzione di interrompere la loro relazione. "Comincio a pensare alle cose brutte. Che si è buttato al Tevere, ma non penso proprio lo farebbe. Nessuno penso gli abbia fatto del male, non aveva nemici, era talmente buono", le parole di Daniela a Chi l'ha visto? "E' cambiato da 20 giorni. Da quanto so io non ha mai avuto problemi. Non aveva paura di niente, stava solamente male. Il lavoro gli andava male, comincia ad avere 35 anni, nello sport non si sente così tanto stimolato come prima, oramai comincio ad essere grande, mi diceva".

Poi la trasmissione svela un aspetto, che con il senno di poi del ritrovamento del corpo privo di vita di Alessio Zangrilli potrebbe assumere importanza anche dal punto di vista investigativo. Ovvero la scomparsa del telefono cellulare di Daniela. A raccontare come sia accaduto la stessa donna, sempre davanti le telecamere di Chi l'ha Visto?, che racconta di un incendio che l'ha portata a dover sostituire il suo materasso "andato bruciato". 

Fiamme che, sempre da quanto raccontato dalla fidanzata di Alessio alla trasmissione condotta da Federica Sciarelli, la stessa avrebbe spento utilizzando "la mia borsa a traccola". "E' successo che il phono ha fatto scintille, ha preso fuoco e l'ho lanciato per terra. Ho staccato la presa - racconta Daniela in camera - ma poi ho visto il materasso che prendeva fuoco ed ho provato a spegnerlo, ho ammucchiato e buttato tutto e dentro c'era anche la mia borsa a traccola". 

Ma cosa c'era dentro la borsa? Le chiede l'inviato della trasmissione di Rai3. "Il portafoglio, le chiavi mezze carbonizzate, c'era il cellulare, la bolletta della luce, la carta d'identità", afferma Daniela che poi racconta di non trovare più il suo telefono cellulare, ovvero lo stesso apparecchio con il quale la donna aveva scambiato gli ultimi messaggi con "Zangra". Daniela infatti mostra lo scatolone dove ha messo le cose andate bruciate per spegnere il materasso che stava prendendo fuoco, ma il telefono cellulare non c'è. 

Il resto è purtroppo cronaca, con la segnalazione da parte di un passante di un corpo che galleggiava fra le acque del Tevere all'altezza di Ponte Milvio. Recuperato il corpo all'altezza di Ponte Duca d'Aosta la scoperta, favorita dai documenti trovati indosso ad Alessio Zangrilli. Da qui il dramma, con la speranza di mamma Virginia Caggese di poter riabbracciare il proprio figlio interrotta tragicamente dopo 25 giorni dalla sua scomparsa quando alla donna è arrivata la chiamata dalla polizia per fare il riconoscimento della salma del proprio ragazzo dando un nome al cadavere recuperato poco prima nel fiume Tevere. 

Risolto il mistero della scomparsa di Alessio Zangrilli, sta ora agli inquirenti ricostruire le sue ultime ore prima della sua morte ed accertare se Alessio si sia suicidato o se la sua morte sia stata conseguenza di altro. Resta il dramma di una madre che ha non potrà mai più riabbracciare il proprio figlio. 

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