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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Alessia Sbal travolta e uccisa sul gra, la mamma: "Vogliamo ricordarla con musica e risate"

Ilaria Sbal e la madre Tina chiedono a chiunque fosse sul grande raccordo anulare la sera del 4 dicembre di farsi avanti: l'ipotesi, terribile, è che la 42enne di Ciampino sia stata investita volontariamente

“Ci hanno tolto la possibilità di vedere per l’ultima volta il viso di mia sorella. Per favore, vi prego, ci vuole pochissimo, un piccolo dettaglio, un dubbio, poi verificherà chi di dovere”. A lanciare un commosso appello in diretta tv è stata Ilaria Sbal, la sorella di Alessia Sbal, la 42enne di Ciampino travolta e uccisa da un tir la sera del 4 dicembre mentre percorreva il grande raccordo anulare. Una tragedia che potrebbe essere stata provocata da una banale lite stradale, e che sembra lasciare spazio all'ipotesi che l'investimento possa essere stato un gesto volontario.

Per la morte della donna è stato arrestato il 47enne alla guida del mezzo pesante, che si trova ora ai domiciliari accusato di omicidio stradale, fuga e omissione di soccorso. E mentre le indagini proseguono per accertare cosa sia effettivamente accaduto, la famiglia di Alessia non si dà pace e chiede aiuto a chiunque possa avere visto qualcosa la sera del 4 dicembre sul gra: “Gli incidenti accadono, ma questa non è una tragedia - ha detto con la voce rotta Ilaria Sbal - è la privazione della dignità di morire. Morire così, e poi abbandonata sulla strada come un cane. Aiutateci”.

Ad aggravare il dolore dei parenti e degli amici della 42enne, oggi, non hanno neppure idea di quando potranno darle l’ultimo saluto. La mamma Tina ha lanciato nei gironi scorsi un appello su Facebook, dicendosi in cerca di un locale abbastanza grande da poter ospitare tutte le persone che le volevano bene: “Alessia non credeva alla chiesa, ma ai suoi amici e agli animali, e il suo desiderio era questo - è stato il commento - Ricordarla con musica e risate. Niente tristezza”.

Gli inquirenti intanto continuano a indagare per far luce sui tanti punti oscuri che ancora restano nella ricostruzione della tragedia. Cruciali una telefonata fatta a un’amica, in cui Sbal avrebbe detto che un camion “le stava tagliando la strada”, e poi altre tre chiamate al 112 per chiedere un intervento. Secondo la famiglia la 42enne avrebbe inseguito il mezzo pesante, superandolo e poi accostando nella corsia di emergenza per chiedere spiegazioni. Le registrazioni restituiscono un possibile scenario: il conducente si sarebbe fermato, una breve e concitata lite con la 42enne e poi sarebbe risalito sul mezzo pesante ingranando la marcia e andandosene, prendendo in pieno la donna. Se vi sia stata volontarietà o meno, è compito degli inquirenti accertarlo, ma la posizione del 47enne sembra aggravarsi.   

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