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Cronaca Centocelle / Via dei Castani

L'incidente, poi l'incendio a Centocelle: un anno dopo i genitori di Alessandro ancora a caccia di verità

Il 25enne è morto il 26 marzo del 2022 andando a schiantarsi contro un bus a metano in via dei Castani. Per la famiglia poteva essere salvato

A un anno esatto dal terribile incidente in cui ha perso la vita Alessandro Femia, la famiglia e gli amici del 25enne morto all’interno della sua auto mentre percorreva via dei Castani, a Centocelle, lanciano un appello: chiunque abbia foto o video di quella tragica notte li metta a disposizione affinché la giustizia possa fare il suo corso e si possa ricostruire cosa esattamente è accaduto.

Alessandro Femia ucciso dai fumi inalati nell'incendio

A chiedere aiuto è il padre di Alessandro, Anselmo Femia, che in una toccante lettera aperta diffusa anche sul gruppo Facebook "Verità per Vincenzo Alessandro Femia" ha ricordato cosa è successo al figlio: poco dopo le 4 del mattino del 26 marzo 2022, il 25enne stava guidando la sua Volkswagen Scirocco quando, all’altezza di via dei Faggi, è andato a schiantarsi contro un autobus alimentato a metano. Nei venti minuti successivi, quelli in cui sono divampate le fiamme, Alessandro è rimasto all’interno dell’abitacolo, privo di conoscenza. Il suo corpo senza vita, ormai carbonizzato, è stato estratto dalle lamiere solo diverso tempo dopo, ma l’autopsia svolta al policlinico Tor Vergata ha stabilito che a ucciderlo non è stato l’incendio, ma i fumi inalati.

Sull’incidente stradale la procura ha aperto un’inchiesta per omicidio stradale, e i familiari di Alessandro si sono rivolti a un avvocato per dimostrare che il giovane avrebbe potuto essere salvato se qualcuno lo avesse estratto prima dall’abitacolo: “Subito dopo l’impatto qualcuno ha dichiarato di avere visto Alessandro scendere dalla macchina, con il cappuccio nero sulla testa, e allontanarsi zoppicando - si legge nella lettera-appello di papà Anselmo - non era vero. Era seduto in macchina, al posto di guida, ma nessuno ha visto che era seduto lì, svenuto forse, o impossibilitato ad aprire lo sportello. Alessandro è stato trovato all’interno dell’auto soltanto alle 7 di mattina, eppure era lì dalle 4.37”.

In un anno, la famiglia di Femia è riuscita a costruire una sorta di “fascicolo” parallelo a quello della procura, in cui hanno raccolto le foto e i video della notte dell’incidente inviati da persone presenti. E la richiesta adesso è rivolta a tutti coloro che potrebbero avere altro materiale importante per fare chiarezza sulla morte del ragazzo: “Chiediamo di essere contattati anche in forma anonima, per poter dare pace ad Alessandro. È un dovere morale nei confronti della vita umana, affinché quello che gli è accaduto non accada mai più a nessuno”. 

La ricostruzione dell’incidente di Centocelle 

All’indomani dallo schianto, gli agenti della Polizia locale avevano acquisito le immagini delle videocamere di sorveglianza della zona, quelle di una banca e di un fast food, che avevano consentito di ricostruire almeno in parte la sequenza, mostrando come inizialmente sul cofano dell’auto di Alessandro ci fosse una piccola fiamma. Dalle prime ricostruzioni l'auto sarebbe andata a sbattere contro la parte posteriore dell'N5 dell'Atac e le fiamme, divampate intorno alle 4.30, avevano completamente distrutto i due mezzi, gravemente danneggiato altre vetture parcheggiate e persino rotto i vetri delle attività commerciali vicine.

I nodi da sciogliere, però, erano molti: innanzitutto la velocità cui procedeva l’auto del 25enne, poi quella cui viaggiava il bus, chi è la persona che alcuni testimoni hanno riferito di avere visto allontanarsi dalla scena e il modo in cui sono stati gestiti i soccorsi (a bordo del bus c'erano il conducente e altri tre passeggeri), oltre allo stato di manutenzione dell’autobus a metano. E poi il punto focale per la famiglia della vittima, ovvero quanto tempo è passato tra l’impatto e il propagarsi dell’incendio. Un dettaglio su cui i familiari contano di riuscire a fare chiarezza se in possesso di altre testimonianze fotografiche o video.

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