Morto Alberto Bonanni, il musicista picchiato a Monti in coma da 3 anni
"Alberto non c'è più" ha gridato mamma Patrizia ieri pomeriggio alle 17, quando il musicista ha emesso l'ultimo respiro. Il ragazzo, 29 anni, è rimasto 3 anni in stato vegetativo dopo l'aggressione nel 2011
Non ce l'ha fatta. Il musicista picchiato la sera del 26 giugno 2011, in strada, a Monti, è morto per insufficienza respiratoria in un letto d'ospedale a Subiaco, dopo tre anni trascorsi in coma vegetativo. La notizia è riportata nelle pagine romane de Il Messaggero.
"Alberto non c'è più" ha gridato mamma Patrizia ieri pomeriggio alle 17, quando il musicista ha emesso l'ultimo respiro. Sei mesi trascorsi nel reparto di terapia intensiva all'ospedale San Giovanni: trauma cranico e ventuno ore dopo Alberto, 29 anni, entra in coma. I medici scoprirono anche un tumore cerebrale, "ma avrebbe vissuto altri venti anni" dicono i genitori. Gaetano Scalise, l'avvocato della famiglia Bonanni ha sempre affermato che "il ragazzo è in coma a seguito dei colpi ricevuti, colpi che hanno creato un'ematoma, la causa delle sue condizioni di salute".
L'AGGRESSIONE - Sono quattro gli imputati per quell'aggressione nel cuore della movida romana, scattata per gli "schiamazzi" che avrebbero fatto la vittima e i suoi amici durante una serata estiva di tre anni fa. Ad aprile la Corte di Appello di Roma ha disposto l'aumento di pena da 9 a 13 anni e mezzo di reclusione per Massimiliano Di Perna, noto come "Il Pittore", e Gaetano Brian Bottigliero, riqualificando il reato di lesioni gravissime in tentato omicidio.
Nel 2013 i giudici della I Corte d'Appello di Roma hanno confermato la condanna a 9 anni di carcere inflitta in primo grado col rito abbreviato per Carmine D'Alise e Cristian Perozzi. I funerali si svolgeranno a Roviano, nel paese dove Alberto era nato.
