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Cronaca Nettuno / Via Greccio

L'agguato a Nettuno per lanciare un messaggio: le indagini sugli spari al boss e a suo figlio

Proseguono le indagini degli investigatori per ricostruire il tentato duplice omicidio alle porte di Roma

Chi ha sparato ad Antonello Francavilla e a suo figlio? I sicari sono arrivati da Foggia o hanno assodato dei killer da Nettuno? E soprattutto: volevano veramente uccidere il boss della società foggiana o la loro intenzione era recapitare un messaggio chiaro al clan Francavilla-Sinesi decimato dagli arresti delle forze dell'ordine? Sono queste alcune delle domande alle quali stanno cercando di rispondere gli investigatori della squadra mobile ed i pubblici ministeri della direzione distrettuale antimafia che indagano sull'agguato in cui sono quasi stati quasi uccisi Antonello Francavilla ed il figlio Mario. Entrambi ancora in ospedale in condizioni gravissime.

A lottare fra la vita e la morte soprattutto il figlio 15enne, sottoposto ad un delicato intervento neurochirugico e di chirurgia toracica e ricoverato nel reparto di terapia intensiva pediatrica del policlinico Gemelli. 

Un vero e proprio agguato in stile mafioso, attuato in pieno giorno da due killer che sono riusciti a farsi aprire la porta dopo essere spacciati per poliziotti che dovevano fare un controllo. Aperta la porta del villino di via Greccio sono poi stati dieci i colpi esplosi con una pistola calibro 380 9 millimetri corto. Sei contro Antonello Francavilla, colpito all'addome, al petto ed al braccio destro e due contro il figlio minorenne, uno alla testa e l'altro alla schiena. 

Proprio il figlio Mario - arrivato a casa del padre dalla Puglia appena due giorni prima dell'agguato - potrebbe essere stato seguito dai sicari al fine di poter raggiungere il padre che sta scontando una pena agli arresti domiciliari con braccialetto elettronico nel comune litoraneo della provincia romana. Ma come è possibile che i killer non siano riusciti a mettere a segno il duplice omicidio? Fra le ipotesi non si esclude che chi abbia commissionato l'agguato volesse mandare un segnale forte al boss ed ai suoi sodali. Forse l'obiettivo era proprio il figlio, colpito in due parti vitali a differenza del padre, a cui i due killer avrebbero potuto dare il colpo di grazia una volta entrati nella sua villa, senza però farlo. 

In attesa di poter ascoltare nuovamente il boss della società foggiana, a dare le prime indicazioni agli agenti intervenuti per primi sul luogo del duplice tentato omicidio è stato proprio Antonello Francavilla. Piantonato all'ospedale Riuniti di Anzio appena i medici daranno l'ok il 44enne sarà di nuovo ascoltato, anche se le possibilità che possa offrire elementi utili alle indagini sono difficili. 

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