Professore universitario insulta il sindacalista Soumahoro: “Animale, qui abbiamo da fare”
Aggredito verbalmente mentre stava prelevando al Bancomat. Soumahoro: “L’ho denunciato”
Aboubakar Soumahoro, sindacalista USB, è stato aggredito verbalmente mentre era intento a prelevare soldi al bancomat, un’espressione inequivocabilmente razziale.
Un'aggressione razzista
L’episodio è stato raccontato dal diretto interessato. “Senti animale, fai presto qui abbiamo da fare” si è sentito apostrofare il sindacalista mentre era impegnato ad uno sportello del bancomat. La frase, ha raccontato Soumahoro, è stata pronunciata venerdì 22 gennaio “da un uomo distinto di mezz’età privo di mascherina”.
Aggressore indentificato: è un docente
L’aggressione verbale, assolutamente ingiustificata, è stata denunciata ai carabinieri che, ha spiegato il sindacalista senegalese, “ l’hanno identificato come un Professore universitario di Roma”. Sull’episodio è intervenuto il PD nazionale “Tutta la nostra solidarietà e sostegno ad Aboubakar per queste vergognose parole” ha commentato il partito di Nicola Zingaretti, al termine di una nota in cui ha sintetizzato l’intera vicenda.
La porta aperta al dialogo
Soumahoro ha spiegato di aver chiesto di “procedere nelle sedi competenti perché ogni atto di intolleranza xenofoba e razzista deve essere perseguito senza eccezioni”. Tuttavia ha aggiunto, impartendo una lezione all’accademico, che “le porte del dialogo e del perdono rimangono aperte perché non dobbiamo mai rinunciare a coltivare la cultura dell’antirazzismo”.
Il precedente
Non è il primo comportamento razzista di cui il sindacalista dei braccianti rimane vittima a Roma. Ad ottobre denunciò pubblicamente la vicenda di un tassista che lo aveva apostrofato dicendogli :"Tu o sali davanti o non entri nel mio taxi". Il conducente del mezzo di trasporto, però, si è successivamente scusato con il diretto interessato. Un epilogo sempre auspicabile perchè, aveva ricordato il sindacalista in quell'occasione, “il perdono è una virtù che va esercitata perché libera l’anima e infonde il coraggio per guardare al futuro con speranza”.