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Cronaca

Verano, due giornalisti de L'Espresso aggrediti da fascisti

L'aggressione durante una commemorazione delle vittime di Acca Larentina da parte di un gruppo di estrema destra

Il giornalista dell'Espresso Federico Marconi e il fotografo Paolo Marchetti sono stati aggrediti durante la commemorazione delle vittime della strage di Acca Larentia, tenutasi nel pomeriggio di oggi nel cimitero del Verano. Lo denuncia L'Espresso, in un servizio di Giovanni Tizian. 

"Tra gli assalitori- riferisce Tizian- c'era anche il capo romano di Forza Nuova Giuliano Castellino, che nonostante sia sottoposto al regime di sorveglianza speciale si trovava sul luogo infrangendo il divieto imposto. I neofascisti si sono ritrovati al cimitero romano perchè qui c'è il mausoleo in memoria dei loro caduti. Alle 14.30 si erano riuniti membri del movimento neofascista Avanguardia Nazionale insieme a Forza Nuova e Fiamme Nere, per commemorare "tutti i camerati assassinati sulla via dell'onore". 

Nel pezzo Tizian descrive l'aggressione:

Intorno all'ora di pranzo il nostro cronista e il fotografo si trovavano a piazzale del Verano. Dopo il “presente” di rito dei camerati al Mausoleo alcuni esponenti dell'estrema destra si sono avvicinati a Marchetti. Con spinte e pesanti minacce gli hanno intimato di consegnargli la scheda di memoria della macchina fotografica. L'hanno ottenuta ma non contenti, gli hanno chiesto il documento per identificarlo, senza che le forze dell'ordine intervenissero. Al grido «L'Espresso è peggio delle guardie», un altro gruppo ha accerchiato il nostro giornalista Federico Marconi. Tra questi il capo di Forza Nuova Roma, Giuliano Castellino, incredibilmente libero di muoversi come se nulla fosse nonostante sia sorvegliato speciale. E' probabilmente questa la causa dell'aggressione. Perché avremmo documentato la piena violazione della restrizione. Castellino si è avvicinato al nostro cronista e lo ha preso per il collo. Altri lo hanno spintonato, tirandogli anche un calcio sulle gambe e una serie di schiaffi. E ancora il capo di Forza Nuova insieme a uno vecchio militante di Avanguardia Nazionale ha preso al giornalista il cellulare e il portafoglio per identificarlo. Dal telefono hanno cancellato foto e video della giornata. Effetti personali che non gli hanno restituito fino a quando non sono intervenute le forze dell'ordine che seguivano a distanza l'aggressione.


Duro il commento del vicepremier e ministro degli Interni Matteo Salvini: "Il posto giusto per chi mena le mani è la galera. Cercheremo di capire perché" uno di loro, che è sottoposto a un regime di sorveglianza speciale, "era in libertà. Sono arrivati e saranno utilizzati a giorni mille nuovi braccialetti elettronici", ha concluso Salvini. 

Giuliano Castellino, leader di Forza Nuova Roma in una nota replica all'articolo:

"Articolo bugiardo e infame da parte de L'Espresso, che ancora una volta, racconta storie fantasiose e fuori dalla realta'. L'aver chiesto buona educazione e decenza a giornalisti con funzione da sciacalli, irrispettosi anche di cimiteri e momenti comunitari di ricordo di caduti, diventa un'aggressione", dice Giuliano Castellino.

 "Sarebbe da chiedere- aggiunge Castellino- perche' un giornalista de L'Espresso fosse in possesso ingiustificato di fotografie con minori legati ai manifestanti e perche' invece di presentarsi come fotografi si nascondevano dietro gli alberi, come i peggiori dei maniaci, come se tutto per pretestuoso e bigotto dover di cronaca fosse lecito. Sono sorvegliato speciale? Nessun atto di repressione potra' impedirmi di ricordare la memoria dei nostri caduti", aggiunge Castellino che evoca il regime di sorveglianza speciale a cui dovrebbe essere sottoposto. "Per tutto il resto - aggiunge ancora Castellino- per fortuna al popolo italiano di quello che scrivono e affermano i pennivendoli di regime poco interessa. Anzi, ribadiamo il nostro sdegno nei confronti di pseudo giornalisti che manipolano la verita' al solo scopo di fare antifascismo, di fare gossip come i peggiori paparazzi. La storia li sta seppellendo! Noi con la gente, L'Espresso e La Repubblica con i poteri forti".

"La Federazione nazionale della Stampa italiana e l'Ordine nazionale dei giornalisti esprimono "piena solidarieta' ai colleghi dell'Espresso Federico Marconi e Paolo Marchetti, aggrediti a Roma da aderenti ad Avanguardia Nazionale e Forza Nuova. Azioni che non sono degne di un Paese che si definisce civile e che rappresentano purtroppo solo l'ultimo episodio di violenza e intolleranza nei confronti di giornalisti 'colpevoli' solo di svolgere il proprio lavoro al servizio dei cittadini e del loro diritto a essere informati", affermano FNSI e Cnog. "Siamo convinti- proseguono- che i colleghi aggrediti, cosi' come tutta la redazione dell'Espresso, continueranno con ancora piu' forza e determinazione a 'illuminare' un fenomeno, quello del riaffermarsi di frange di estrema destra e gruppi neofascisti in tutto il Paese, rispetto al quale, oltre ad una presa di posizione del Viminale, auspichiamo un'azione piu' incisiva da parte delle istituzioni. Siamo e saremo al fianco di Federico Marconi e Paolo Marchetti in qualsiasi iniziativa riterranno di voler intraprendere in difesa delle loro persone e della loro professionalita' e ci auguriamo che forze dell'ordine e magistratura facciano in fretta chiarezza sull'accaduto, anche in relazione al divieto di ricostituzione del partito fascista". 


 

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