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Cronaca La Rustica / Largo Augusto Corelli

La Rustica: Ardovini pestato per aver preso numero di targa. La folla l'ha difeso

Le indagini degli agenti del commissariato Prenestino fanno emergere nuovi particolari. L'aggressore ha agito assieme ai genitori

Emergono nuovi particolari sul pestaggio di Giovanni Ardovini, l'autista del bus 447 della linea Tpl picchiato a sangue nel tardo pomeriggio dello scorso 24 settembre in seguito ad una lite per la viabilità scoppiata in largo Augusto Corelli, nel quartiere de La Rustica. Le violenze intorno alle 18:00, quando il 61enne è stato ferito al termine di un diverbio a cui ha fatto seguito una successiva aggressione messa in atto da un ragazzo ed alcuni suoi familiari.

INDAGINI DEL COMMISSARIATO PRENESTINO - Le indagini effettuate dagli Agenti del Commissariato Prenestino, diretto dal dottor Mauro Baroni, intervenuti sul posto, hanno consentito di ricostruire l’accaduto. Poco prima, infatti, l'autobus della linea 447, transitando nella piazza, si era dovuto fermare a causa di un’autovettura in sosta in doppia fila.

NUMERO DI TARGA DELL'AUTO - L’esortazione a liberare la strada inizialmente è stata disattesa dal giovane conducente del mezzo, con la motivazione di un guasto al veicolo. Solo in un secondo momento, a causa delle proteste dei passeggeri dell’autobus, il ragazzo ha spostato la vettura.

FERMO NEL TRAFFICO - Il mezzo pubblico, tuttavia, è rimasto invischiato nel traffico, cosa che ha consentito al giovane di avvicinarsi alla cabina dell’autobus e, inalberatosi ritenendo ingiusto che il conducente avesse preso il numero di targa per una successiva denuncia, come peraltro previsto dal regolamento della società, ha sferrato un pugno contro il finestrino infrangendolo.

IN ATTESA DEI SOCCORSI - L’autista è rimasto all’interno nell’autobus fino all’arrivo dei colleghi dell’azienda, che lo hanno fatto entrare in un’autovettura di servizio. Quando però Giovanni Ardovini si è diretto verso l’ambulanza, giunta nel frattempo, è stato minacciato ed aggredito dai genitori e dalla fidanzata del giovane. Anche il ragazzo, a questo punto, è riuscito a scagliarsi contro l’autista del bus, colpendolo con un calcio e facendolo cadere in terra.

DIFESO DAI CITTADINI - Una volta allontanatosi il mezzo di soccorso, anche alcuni presenti, intervenuti per fermare il giovane, sono rimasti  coinvolti nel parapiglia generatosi. L’autista, che ha espresso la volontà di sporgere denuncia per l’accaduto, ha riportato contusioni varie giudicate guaribili in 7 giorni, mentre il giovane, la fidanzata, il padre e la madre dello stesso hanno avuto una prognosi rispettivamente di 8, 4, 6 e 5 giorni.

TUTTI DENUNCIATI - Pertanto, alla luce della ricostruzione dei fatti effettuata dagli agenti della Polizia di Stato, i responsabili dei fatti saranno a vario titolo denunciati all’Autorità Giudiziaria per i reati di lesioni, minacce a incaricato di pubblico servizio, danneggiamento aggravato ed interruzione di un servizio pubblico.

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