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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca Viale dei Romanisti

Lite nel traffico sfocia in aggressione, conducente Atac colpito con un pugno

Il conducente della linea 313, ferito, si è recato all'ospedale Vannini lamentando dei problemi respiratori

Una lite stradale in viale dei Romanisti si è trasformata in una aggressione. Ad avere la peggio un conducente Atac della linea 313, colpito da un automobilista con un pugno al collo. E' quanto successo nel primo pomeriggio del 2 ottobre. Un episodio ancora con i contorni da chiarire, ma che racconta una Roma sempre più esasperata dal traffico urbano. 

Secondo quanto riscontrato da RomaToday, tutto sarebbe avvenuto in pochi minuti. Il conducente di un'auto, uscendo da un parcheggio, ha fatto una manovra azzardata in un tratto di viale dei Romanisti. L'autista della linea 313, notando la scena, ha lanciato un'occhiata a quell'uomo. 

Tanto è bastato, per innescare un battibecco condito da qualche insulto reciproco. Il conducente dell'auto, ha così inserito la marcia, facendo una nuova manovra, superando poi il bus e bloccando la marcia al mezzo pubblico. Quindi, una volta sceso, si è avvicinato al finestrino dell'autista Atac e, dopo averlo minacciato, lo ha colpito con un pugno al collo mentre l'autista della linea 313 era rimasto a bordo, seduto al suo posto di guida. 

Immediata la chiamata da parte del dipendente pubblico alle forze dell'ordine. Dopo il pugno ricevuto, il conducente Atac si è anche recato all'ospedale Vannini per farsi refertare avendo "difficoltà respiratorie", riservandosi di denunciare l'aggressore alle autorità competenti. 

Una versione dei fatti, questa, al vaglio, ma che ricorda quanto accaduto un anno fa in zona Quarto Miglio, con un conducente della linea 654 colpito da un automibilista in coda, nel traffico. Sul caso è intervenuto Claudio De Francesco, segretario regionale della Faisa Sicel: "Anche oggi ci troviamo a raccontare l'ennesima aggressione ai danni di un lavoratore Atac, mentre le promesse per migliorare la sicurezza sui mezzi pubblici non sono state mantenute. La classe politica che ci amministra mette l'obbligo delle mascherine per tutelarci dal Covid, ma l'unica mascherina è quella che hanno davanti agli occhi quando si tratta di tutelare le lavoratrici e i lavoratori del trasporto pubblico".

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