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Cronaca

Aereo Addis Abeba-Roma dirottato, i passeggeri: "Tanta paura ma siamo sani e salvi"

A dirottare il volo è stato il copilota per chiedere asilo politico in Svizzera perché si sentiva minacciato nel suo Paese. Tra i passeggeri anche 5 viterbesi di ritorno da una vacanza in Kenya

Erano 111 i passeggeri diretti a Roma, all'aeroporto di Fiumicino, su circa 200 totali, su un aereo della 'Ethiopian airlines' proveniente da Addis Abeba dirottato questa notte dal copilota. Il Boeing 767 è stato intercettato e scortato dai caccia dell'Aeronautica militare italiana fino al passaggio di consegna con la Difesa aerea francese in territorio transalpino e poi fatto atterrare a Ginevra.

Una volta in Svizzera, i 111 hanno rassicurato le famiglie, molte radunate al "Leonardo da Vinci" nella sala blu di Aeroporti di Roma, allestita per ospitarli. "Un grande spavento e ore da incubo" hanno raccontato "ma per fortuna senza conseguenze". Ora resta da attendere che la compagnia metta a disposizione un volo per permettere ai passeggeri dirottati di far rientro chi a Roma e chi a Milano.

LA RICHIESTA DI ASILO POLITICO - Il copilota-dirottatore del volo ET702 avrebbe chiesto asilo in Svizzera perché si sente minacciato nel suo Paese. Intanto, viterbonews24.it ha riportato anche la testimonianza di quelle drammatiche ore di 5 viterbesi di ritorno da una vacanza in Kenya. "Abbiamo viaggiato per sei ore con il cuore in gola" ha detto una di loro. "Ho seriamente avuto paura. Ad un certo punto ci trovavamo anche a 4mila metri di altezza. Più volte abbiamo rischiato di precipitare". I 5, al momento a Ginevra, concludono tranquillizzando amici e parenti. "Stiamo tutti bene e in Svizzera ci stanno trattando benissimo". Già in serata potrebbero fare rientro in Italia.

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