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Cronaca

Triplicati i tempi di attesa autobus e tram: "A Roma è caos trasporti"

Disagi quotidiani in entrata e uscita dalla Capitale. Interviene l'Adoc: "urge nuovo piano di viabilità su ferro e strada"

Invivibile, caotica e poco sicura. Appare così la Capitale agli occhi dei suoi cittadini, oggi ancora più intolleranti verso la sua rete di trasporti. Il motivo consiste nella diradazione della frequenza delle corse di bus e tram, fino a triplicarne i tempi di attesa. Risultato? Constringere i cittadini, ora vittime dei disservizi causati dalle aziende pubbliche, a utilizzare il proprio mezzo, con il conseguente aumento del traffico dell'inquinamento fino a provocare il congestionamento della viabilità. Una reazione a catena, insomma.

A sostegno della loro protesta si schiera l'Adoc (Associazione per la Difesa e Orientamento Consumatori), con il suo presidente e portavoce, Lamberto Santini, che spiega quanto sia diventata drammatica ormai la situazione all'interno della città. Non è bastato nemmeno l'aumento del costo dei biglietti e degli abbonamenti avvenuto lo scorso anno per ottenere un servizio qualitativamente migliore, anzi la situazione sembra addirittura essere peggiorata a causa della scarsa sicurezza stradale. Come dire, oltre il danno anche la beffa!

"E’ necessario un deciso e immediato cambio di rotta", dice Santini, "puntando su una maggiore e più sostenibile mobilità del trasporto pubblico. Più sicurezza per le strade, un Centro Storico a misura d’uomo pedonalizzato e finalmente libero dalle auto e le vie consolari percorribili in tempi umani."

La critica, in particolare, riguarda, oltre la rete ciclabile, soprattutto la difficoltà nel raggiungere le periferie della capitale: non è un caso se per percorrere vie come la Salaria o la Laurentina sia necessaria almeno un'ora, nella migliore delle ipotesi.  A queste zone se ne aggiungono di altre, come la Casilina, l'Eur e la Pontina che, specie negli orari di punta, vedono le loro strade totalmente invase dai mezzi privati mentre di autobus e tram se ne vedono sempre meno in giro.

E se la paralisi del traffico resta ancora una piaga per i cittadini romani, Santini propone una soluzione, azzardando "un nuovo e migliore piano di viabilità sia su strada che su ferro, con l’ampliamento della rete metropolitana e ferroviaria in interconnessione con la rete nazionale e un contestuale miglioramento in termini di efficienza e qualità delle attuali infrastrutture".

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