rotate-mobile
Cronaca

Dagli adesivi alle discariche abusive: il business (illegale) di traslochi e sgomberi

In città sono migliaia gli adesivi che pubblicizzano traslochi e piccoli o grandi sgomberi di cantine imbrattando cassonetti, lampioni e serrande. Intervista al responsabile del Nucleo decoro urbano Anselmo Ricci

Piccoli e grandi traslochi, trasporti e sgomberi. Prezzi imbattibili, basta chiamare. Quante volte abbiamo letto annunci del genere su adesivi pubblicitari incollati dappertutto? Porte, saracinesche, cassonetti, lampioni, segnali stradali. Tutto imbrattato. Ma cosa si nasconde dietro quello che sembra essere un vero e proprio market? Il mondo degli "sgombera cantine" e degli addetti ai traslochi, tanto "evidente" in tutte le strade della Capitale quanto occultato spesso dietro prassi non sempre lecite, genera un business cospicuo. L'assessore all'Ambiente Marco Visconti e il responsabile del Pics (Nucleo pronto intervento decoro della polizia municipale) Anselmo Ricci, non sottovalutano la questione, come è emerso anche dalle risposte alle domande di RomaToday in occasione del Decoro Day, la giornata contro il degrado cittadino celebratasi il 17 novembre scorso all'Aranciera di San Sisto, in piazza di Porta Metronia. Dal mese di agosto, l'assessore Visconti ha presentato una nuova campagna di contrasto alle affissioni abusive selvagge: alle multe si aggiungono le condanne penali per danneggiamento aggravato. Ciò nonostante, ci è bastato fare due passi lungo via Eleonora d'Arborea, sotto la nostra redazione in zona piazza Bologna, per immortalare le decine e decine di adesivi attaccati in ogni dove. Abbiamo fatto il punto della situazione con il responsabile del Pics Anselmo Ricci.

Sgomberi e traslochi: gli adesivi che sporcano la città - foto Gorrasi /RomaToday


Dottor Ricci, a Roma scatta la denuncia penale per chi pubblicizza abusivamente attività come gli sgomberi e i traslochi. Quali sono le azioni da voi intraprese per contrastare il fenomeno?

Il commercio sviluppatosi intorno ad attività del genere è in effetti particolarmente allarmante. Il Nucleo decoro urbano di Roma ha denunciato 108 persone riconducibili agli "esercizi commerciali" citati sugli adesivi, e per questo è in corso un'indagine della magistratura. Abbiamo anche chiesto la disattivazione delle utenze telefoniche riportate sugli adesivi stessi.

Non sono troppo pochi 108 sgombera cantine imbrattatori, a fronte delle centinaia di migliaia di adesivi che si vedono in città?

Beh, diciamo che questi da noi denunciati sono i maggiori imbrattatori di tutta Roma, presenti in tutti i Municipi. Ma è chiaro che il Nucleo decoro, di concerto con l'assessorato all'Ambiente, tiene costantemente sotto controllo il fenomeno e difatti abbiamo denunciato altri soggetti colti in flagrante, beccati mentre attacchinavano facendo squillare il loro cellulare, il cui numero era riportato sugli adesivi.

Le utenze telefoniche riportate sugli adesivi spesso sono intestate a persone che nulla hanno a che fare con i traslochi, perché le Sim sono rubate o prese usando documenti rubati. Come fate a prenderli?

E' vero, in alcuni casi questi sgombera-cantine abusivi si sono celati dietro utenze false: per esempio di recente abbiamo chiamato una dottoressa di Parma che non c'entrava nulla, ma aveva perso la patente sporgendo regolare denuncia. E' chiaro che in questo caso la patente era stata usata per l'intestazione di una scheda telefonica da usare poi per l'attività illecita. In percentuale, però, posso affermare che il 90% dei numeri pubblicizzati sugli adesivi riconduce direttamente a loro.

Chi sono gli sgombera cantine abusivi?

Si tratta di soggetti per metà italiani, per metà stranieri. I primi ad organizzare questo business sono stati soprattutto cittadini albanesi, poi seguiti a ruota da romeni. In base alla nostra esperienza, abbiamo riscontrato che molti di loro stampano gli adesivi direttamente nei loro paesi d'origine, spendendo molto meno che in Italia: tempo fa abbiamo colto in flagrante un romeno sospetto facendogli squillare il cellulare, e aveva con sé 100 mila adesivi pronti ad "invadere" la città.

Un elemento merita di essere approfondito: chi pubblicizza traslochi e sgomberi, oltre ad imbrattare il centro cittadino, molto probabilmente poi va a scaricare i rifiuti ingombranti nelle discariche abusive delle periferie. Il degrado del centro, dunque, si collega con quello periferico. Abbiamo molte segnalazioni dai cittadini, tante provengono per esempio dal Municipio VIII. Quali sono le azioni di contrasto del Nucleo decoro?

Noi ipotizziamo che ci siano forti legami tra questi addetti ai traslochi abusivi e gli sversamenti illeciti, anche perché molti non hanno la partita Iva e quindi non possono conferire direttamente e regolarmente in discarica. Per alcuni abbiamo avuto, per così dire, la controprova: recentemente abbiamo preso un cittadino straniero nei pressi di Largo Collodi, in zona Magliana, sorpreso mentre scaricava illegalmente calcinacci. E l'uomo risultava essere uno sgombera-cantine di mestiere: per lui è scattata una multa di 3300 euro, più la denuncia e il sequestro del mezzo con cui aveva trasportato i materiali. Altri episodi simili, ma in questo caso si scaricavano mobili, sono avvenuti sulla Salaria. Combattere il dilagare delle affissioni abusive che imbrattano la città non è un compito facile, ma noi mettiamo a disposizione tutto il nostro impegno.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Dagli adesivi alle discariche abusive: il business (illegale) di traslochi e sgomberi

RomaToday è in caricamento