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Cronaca

Adescava bambine in chat, condannato a Roma un giudice

Secondo l'accusa i contatti erano quotidiani, una media di 9 al giorno, per un totale di quasi ventimila messaggi

Un giudice onorario è stato condannato a dieci mesi e all'interdizione perpetua dai pubblici uffici con l'accusa di aver adescato alcune bambine attraverso la chat di un social network. A emettere la sentenza è stato il tribunale monocratico di Roma, competente territorialmente. Secondo quanto emerso dalle indagini, tra il 2016 e il 2017 l'uomo, servendosi di un account fittizio e di altre utenze, avviava conversazioni con bambine con contenuti sessualmente espliciti. I contatti erano quotidiani, una media di 9 al giorno, per un totale di quasi ventimila messaggi.

"Quando siamo venuti a conoscenza di tale condotta abbiamo valutato approfonditamente quanto in nostro possesso e abbiamo deciso di costituirci parte civile al processo perché combattiamo la pedofilia da 25 anni e lo facciamo con ancora più forza quando a macchiarsi di questo reato sia un soggetto che dovrebbe proteggere i bambini e non importunarli - dichiara Roberto Mirabile presidente della onlus La Caramella Buona -. Grazie al lavoro del nostro avvocato Monica Nassisi siamo riusciti a confermare con forza il quadro accusatorio e il giudice ha condannato l'imputato nonostante il Pubblico Ministero ne avesse richiesto l'assoluzione".

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