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VIDEO | Adescamento on line, la Polizia postale: "Dovete conoscere la vita virtuale dei vostri figli"

Intervista al dirigente del compartimento di Polizia postale per il Lazio, Nicola Zupo, sui pericoli del web nei confronti dei minori, ma anche qualche consiglio per i genitori: "Appena c'è un sospetto fare segnalazione agli uffici di polizia, anche con una mail".

Dopo il terribile fatto di cronaca che ha visto due 14enni violentate brutalmente da un ragazzo conoscuto in rete, abbiamo incontrato il funzionario per provare a raccogliere qualche consiglio utile alle famiglie. "Purtoppo i social network hanno sostituito quelli che prima erano dei siti internet specifici di incontri, così sta diventando sempre più facile, per i malviventi, addescare le proprie vittime, spesos molto giovani - spiega Nicola Zupo -. I genitori devono conoscere la vita dei propri figli. Quella che hanno sui social network come quella reale, perchè purtoppo per i ragazzi spesso non c'è differenza".

Solo lo scorso anno, a livello nazionale, la Polizia postare ha effettuato 52 arresti ed effettuato 467 denuce per i soli reati di adescamento on line di minore e produzione di materiale pedopornografico, per i quali si rischiano, rispettivamente, pene da 1 a 3 anni e da 6 a 12 anni di reclusione. "In un solo anno abbiamo inserito nella black list 2 mila siti che contenevano materiale pedopornografico e ne abbiamo monitorati 23 mila - continua Zupo - Oltre a questo tipo di lavoro negli utlimi tempi ci stiamo dedicanto molto alla formazione dei ragazzi, principalmente con incontri all'interno delle scuole. Per noi questo è importante perchè proviamo a far capire ai ragazzi come difendersi da questo genere di minacce. Solo nel Lazio ne abbiamo fatti 30mila - conclude - e andremo avanti, anche se il ruolo centrale è nelle mani dei genitori: non lasciate i vostri figli soli nella rete".

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