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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Acquafredda: sfratto per dieci famiglie rinviato a marzo

Dieci famiglie di contadini della Tenuta dell'Acquafredda sono a rischio sfratto. La proprietà del terreno è del Capitolo di San Pietro. Oggi presidio per tenere la casa e lo sfratto è rinviato a marzo

Dieci famiglie di contadini nella Tenuta dell'Acquafredda rischiano lo sfratto. Sfratto che, oltre a privarli delle abitazioni, li priverebbe anche dell'occupazione visto che danni coltivano queste terre. Stamattina, in attesa che arrivassero le autorità giudiziarie, si è dato vita a un presidio.

L'emergenza abitativa dunque continua a farsi sentire a Roma e i terreni diventano un crocevia di interessi e situazioni di disagio quotidiano per chi ci vive, per i proprietari che li rivogliono indietro e per i costruttori che potrebbero aver individuato in queste zone verdi una nuova area dove edificare. Nel caso delle famiglie sotto sfratto all'Acquafredda, la vicenda si colora di tinte più aspre e inaspettate quando si apprende che il proprietario che mette sotto sfratto i contadini, che pagano regolarmente il canone di locazione, è il Vaticano. Già, perché la proprietà della Tenuta dell'Acquafredda è del Capitolo di San Pietro – Aspa (Amministrazione per il Patrimonio della Sede Apostolica. Infine, c'è da tenere presente che questo territorio, dal 1997, è una riserva naturale regionale. Intanto, un piccolo passo avanti, in aiuto delle famiglie è stato fatto: lo sfratto previsto per oggi è stato posticipato al 14 marzo prossimo.

Gli esponenti del Pd, insieme a Gianluca Peciola di Sel e Angelo Bonelli dei Verdi chiedono soluzioni per questa vicenda. Il presidente della Commissione Ambiente della Provincia di Roma Alberto Filisio (Pd) e Valentino Mancinelli coordinatore del Pd del XVIII municipio, entrambi presenti al presidio contro lo sfratto esecutivo dei contadini previsto questa mattina dichiarano: “E' stato prorogato al 14 marzo lo sfratto delle famiglie di contadini dai terreni della Tenuta dell'Acquafredda. Auspichiamo sia un primo passo per una soluzione concordata così da evitare che gli agricoltori, da oltre un secolo abitanti e coltivatori di queste terre, perdano tutto ciò che hanno.” Prosegue Filisio: “Ieri il Consiglio provinciale ha approvato la mozione che chiede di aprire un tavolo con la proprietà per tutelare le dieci famiglie a rischio sfratto e – annuncia Filisio – nell'ottica umanitaria di contribuire alla soluzione della vicenda, Giovedì prossimo la Provincia di Roma, con l'assessore alle Politiche Sociali Claudio Cecchini, incontrerà una rappresentanza degli agricoltori, come richiesto dal comitato delle famiglie.

Gianluca Peciola, anche lui presente al presidio, chiede un incontro con la proprietà: “Aprire urgentemente un tavolo con la proprietà Capitolo San Pietro come indicato dalla mozione approvata ieri in Consiglio provinciale per scongiurare lo sfratto delle dieci famiglie che vivono e lavorano nella Tenuta dell'Acquafredda". E' quanto dichiara Gianluca Peciola, consigliere provinciale di Sinistra Ecologia e Libertà, che sta partecipando al presidio antisfratto in corso da stamani da parte di un centinaio di persone. "Il Vaticano non può macchiarsi di questa ingiustizia - aggiunge - dello sfratto di famiglie di contadini che da oltre quattro generazioni abitano e lavorano in questa area di proprietà del Capitolo San Pietro, pagando regolarmente il canone annuale d'affitto. Bisogna garantire il futuro abitativo e occupazionale di queste famiglie che non possono essere sfrattate dai terreni della Tenuta dell'Acquafredda, evitando insieme la prevedibile colata di cemento, che già minaccia il territorio".

"Angelo Bonelli presidente nazionale dei Verdi commenta: "Già negli anni scorsi era stata presentata una proposta di accordo di programma per realizzare una lottizzazione da oltre 200.000 metri cubi di cemento - aggiunge - L'accordo di programma prevedeva anche la riduzione del perimetro del parco e far saltare i vincoli per consentire l'edificazione. L'accordo di programma saltò per l'opposizione di Verdi e movimenti ambientalisti. Oggi Alemanno e Polverini potrebbero dare il via libera a quell'accordo di programma e rendere edificabili le aree del parco dell'Acquafredda, ecco perché questa determinazione nel volere sfrattare i contadini. I contadini sono diventati l'ostacolo alla speculazione edilizia. Stamane grazie ad una forte mobilitazione dei cittadini, oltre 200 persone, è stato fermato per oggi lo sfratto. Chiediamo al Vaticano di ripensare la propria posizione e di rinunciare agli sfratti per far continuare questa straordinaria esperienza produttiva agricola nella città di Roma".
 

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