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Cronaca

Acqua degli acquedotti Arsial inquinata: "Coinvolte solo 500 utenze, allarme ingiustificato"

Dal Campidoglio: "Non vi è alcun pericolo imminente per i cittadini". Da oggi le autobotti di Arsial per il rifornimento idrico nelle zone interessate

Un'ordinanza del 21 febbraio vieta per 10 mesi l'utilizzo domestico di acqua, quella fornita dagli acquedotti rurali Arsial, in oltre 300 vie di XIV e XV Municipio. I livelli batteriologici rilevati infatti sarebbero superiori alla norma, secondo quanto certificato dalla Asl. L'allarme inquinamento è circolato ieri, tra web e social network, facendo scattare subito una pioggia di polemiche. 

"I cittadini non sono stati avvisati per tempo di una simile emergenza sociale" hanno tuonato dai banchi dell'opposizione. Non ultimo Francesco Storace dalla Pisana: "Cinquemila cittadini senza salvaRoma. Persone e nuclei familiari ai quali nessuno ha detto che l'acqua che maneggiano è pericolosa". No, non sarebbero cinquemila. Il Campidoglio chiarisce e ridimensiona l'allerta.  

"Si tratta di circa 500 utenti - precisano dall'Assessorato ai Lavori Pubblici - con allaccio agli acquedotti rurali dell’agenzia regionale ARSIAL: Malborghetto, Brandosa, Casaccia, Casal di Galeria, Monte Oliviero, Piansaccoccia, Camuccini. L'ordinanza con l'elenco completo delle utenze è disponibile sul sito del Comune. 

Le zone interessate sono esclusivamente: Malborghetto e aree ex ente Maremma di Osteria Nuova nel XV, e Santa Maria di Galeria, Tragliatella, Piansaccoccia e una porzione del consorzio di Cerquette Grandi nel XIV. In particolare si fa presente che le zone di Labaro, Primavalle, Giustiniana, a differenza di quanto riportato dalla stampa, non sono interessate dal provvedimento. L'allarme è assolutamente ingiustificato, non vi è pericolo imminente per i cittadini". E comunque, il Campidoglio comunica che sarà prevista una misura per consentire l'utilizzo dell'acqua almeno per cucinare e lavarsi, introducendo del cloro nelle condutture idriche.

LE STRADE INTERESSATE

LEGGI L'ORDINANZA

Stesse rassicurazioni anche dal presidente del XV Municipio, Daniele Torquati. "L'ordinanza per interdire il consumo umano dell'acqua nelle zone rifornite dagli acquedotti dell'Arsial, nel XIV e XV municipio di Roma è stata firmata dal sindaco il 21 febbraio in via del tutto precauzionale - spiega il minisindaco - Ad essere interessate complessivamente sono 500 famiglie che in molti casi già non usavano a quei fini l'acqua, bensì si rifornivano dai pozzi da anni. In caso contrario l'Arsial è tenuta a rifornire i cittadini con autobotti". 

Cosa che già dovrebbe avvenire da oggi. L'agenzia, stando a quanto comunicato sempre dal Campidoglio, ha cominciato questo pomeriggio a inviare le autobotti per il rifornimento idrico nelle zone interessate da un'ordinanza che, ribadiscono da Palazzo Senatorio, non è nient'altro che un "provvedimento preso secondo un principio di precauzione a tutela della salute pubblica che non prefigura un pericolo imminente e che interviene su una situazione già nota da tempo". 

Chiarisce anche possibili fraintendimenti Acea."In seguito alle numerose richieste di informazioni che stanno giungendo al nostro call center relative alle criticità legate alla fornitura di acqua nella zona nord di Roma, si precisa che tali problematiche non riguardano assolutamente gli utenti da noi serviti, e quindi intestatari della bolletta di fornitura Acea Ato 2". Così afferma l'azienda in un comunicato. "Le criticità evidenziate sono invece riconducibili a condotte diverse, gestite da altra società".

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