Carceri sovraffolate, 82enne in cella con tre tumori
Rebibbia Nuovo Complesso: 82 anni, 3 tumori, 15 coinquilini, 1 bagno alla turca. Al Presidente del Tribunale di Sorveglianza della Capitale, la segnalazione di Angiolo Marroni
Il sovraffollamento delle carceri e le condizioni disumane dei detenuti sono un problema anche troppo diffuso in Italia. L'ultima segnalazione al Presidente del Tribunale di Sorveglianza della Capitale viene dal Garante dei detenuti del Lazio Angiolo Marroni.
IL FATTO - Qualche giorno fa, durante le visite quotidiane al carcere Rebibbia Nuovo Complesso, alcuni collaboratori del Garante hanno potuto constatare la situazione ai limiti della decenza in cui versa uno dei detenuti, condannato a 3 anni di reclusione per un reato commesso nel 2004. L'uomo, 82 anni, affetto da tumori alla prostata, alla vescica e alla gola, vive in un'ex sala da ping-pong tramutata in cella per ovviare ai problemi di spazio e di sovraffollamento della struttura. Una stanza in cui convivono ben 15 persone, costrette a condividere un solo bagno alla turca. Marroni ha espresso, nel suo telegramma, l'urgenza di intervenire con delle verifiche e di considerare "La possibilità di applicare, a quest'uomo, R.M., una misura alternativa alla detenzione in carcere".
IL RICHIAMO DELLA CORTE EUROPEA - Marroni rammenta al Governo che la Corte Europea dei diritti dell'uomo ha dato all'Italia un anno di tempo per risolvere il problema del sovraffollamento delle carceri, respingendo il ricorso dell'Italia contro la sentenza dell'8 gennaio per il trattamento inumano e degradante di sette detenuti dei carceri di Busto Arsizio e di Piacenza.
IL MINISTRO DELLA GIUSTIZIA - La priorità di un'attenzione politica alla questione delle carceri in Italia è rimarcato dallo stesso Ministro della Giustizia Cancellieri, che sottolinea l'urgenza di intervenire non creando nuove carceri, bensì ripensando il sistema delle pene.
