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Cronaca

Festa della liberazione divisa, Anpi: "Oggi niente polemiche". Comunità Ebraica: "Uniti ma nella verità"

I partigiani: "Siamo qua per difendere la pace e la Costituzione, per combattere ogni forma di neofascismo e per chiedere la Medaglia d'Oro alla città di Roma per la Resistenza"

E' una Festa della Liberazione divisa quella che si è celebrata oggi a Roma. Come annunciato, la Brigata Ebraica non ha partecipato allo storico corteo dell'Anpi organizzando un proprio appuntamento in via Cesare Balbo. "Non è una giornata in cui intendiamo fare polemiche, siamo qua per difendere la pace e la Costituzione, per combattere ogni forma di neofascismo e per chiedere la Medaglia d'Oro alla città di Roma per la Resistenza" ha detto Fabrizio De Santis, presidente dell'Anpi Roma. "Non siamo noi ad aver causato queste celebrazioni separate" le parole, a distanza, del rabbino capo della Comunità ebraica di Roma, Riccardo di Segni. "Quando i nodi vengono al pettine bisogna risolverli, non c'è stata in questa città, non nell'organizzazione nazionale, la volontà di ascolto". 

IL CORTEO DELL'ANPI - È partito con il coro di 'Bandiera rossa', in testa i partigiani romani, il corteo dell'Anpi da piazzale Caduti della Montagnola. Alla manifestazione, diretta a Porta San Paolo dove ebbe luogo una delle battaglie più sanguinose della Resistenza per la Liberazione dal nazifascismo, hanno partecipato centinaia di persone, tra bandiere dell'Anpi, della pace, di Rifondazione comunista e del nuovo Partito comunista, della Fiom, della Fp Cgil e di tanti collettivi degli istituti superiori di Roma. Presenti anche i vessilli palestinesi tanto contestati dalla Comunità ebraica di Roma che per questo ha deciso di non partecipare. "L'Anpi non rappresenta più i veri partigiani" l'accusa lanciata con un comunicato nei giorni scorsi. "Oggi non rispondiamo, è una giornata di festa e non abbiamo bisogno di giustificare il significato dell'Anpi: è una divisione dolorosa, a parte la Comunità ebraica ci sono anche altri che vorrebbero che l'Anpi cessasse, ma noi andiamo avanti. Il dialogo che noi vogliamo non si può fare tramite i giornali: risponderemo quando riusciremo a sederci nuovamente al tavolo e esporremo punto per punto tutto quanto". 

Dal palco di Porta San Paolo è intervenuta anche la sindaca, Virginia Raggi. "Sta a noi raccogliere l'importantissima eredità dei valori dell'antifascismo, non mollare mai e non abbassare mai la guardia, perchè il pericolo di derive antidemocratiche che non ci piacciono è sempre presente. Ognuno deve fare la propria parte" le sue parole. Nel corso dell'intervento non sono mancati alcuni cori e slogan di contestazione da parte della folla. L'intervento della sindaca è poi stato accolto con un applauso. Il vicepresidente del Lazio, Massimiliano Smeriglio, ha ribadito: "Oggi non c'è spazio per le polemiche, è una giornata troppo importante per la Repubblica italiana. Oggi ricordiamo quella pagina di storia che poi è stata fondamentale per scrivere una Costituzione straordinariamente avanzata che ancora lo scorso 4 dicembre è stata voluta e difesa dal popolo italiano. Oggi a Roma si festeggia e si ricorda in tanti modi: qui con l'Anpi, in altre piazze, a via Tasso dove c'è una processione laica di cittadini, alle Fosse Ardeatine. Manteniamo il valore dell'unità di popolo che è stata la forza del 25 aprile".

LE CELEBRAZIONI IN TUTTI I MUNICIPI

LA MANIFESTAZIONE DELLA COMUNITA' EBRAICA - Tra bandiere israeliane e della Jewish Brigade Group, ma anche tanti tricolori italiani, centinaia di romani, ebrei e non, si sono ritrovati alla manifestazione organizzata dalla Comunità ebraica di Roma a via Cesare Balbo, di fronte all'Oratorio di Castro, per celebrare e ricordare la Brigata ebraica nel giorno del 72esimo anniversario della Liberazione. Tra le autorità presenti, la sottosegretaria alla presidenza del Consiglio Maria Elena Boschi, il vicepresidente della Camera, Roberto Giachetti, la sindaca di Roma, Virginia Raggi, il vicepresidente della Regione Lazio, Massimiliano Smeriglio e il presidente del Pd, Matteo Orfini. I manifestati hanno intonato prima l'Inno d'Italia e poi Bella ciao, storica canzone partigiana, come tentativo di riavvicinamento con l'Anpi dopo le divisioni degli ultimi tempi che hanno portato allo svolgimento di due manifestazioni separate per la Liberazione. "La Brigata ebraica, con i suoi ragazzi e con le sue lotte ha consentito di portare l'Italia fuori dalla guerra. Io sono fortunata, perché sono nata in tempo di pace, ma ho ascoltato i racconti dei miei nonni. Oggi il nostro dovere e' tramandare la memoria alle giovani generazioni" le parole di Virginia Raggi. 

"Vorrei che quella di oggi fosse l'ultima manifestazione che si fa in questo modo e che il prossimo anno si torni a manifestare tutti insieme. Non siamo noi ad aver causato queste celebrazioni separate" le parole del rabbino capo della Comunità ebraica di Roma, Riccardo di Segni. "Noi da qui gridiamo forti e uniti che vogliamo stare insieme, ma vogliamo starci nella verità e nella storia che fu fare una scelta. Gli ebrei della Brigata ebraica giunsero in Italia dall'allora Palestina e sconfissero le truppe nemiche, si organizzarono e aiutarono la Resistenza" ha detto la presidente della Comunita Ebraica di Roma, Ruth Dureghello. "Non è una scelta facile, la scelta della verità, ma noi non vogliamo fare la scelta della revisione della storia. Chiediamo solo di fare una scelta: dire chi allora erano i liberatori e chi gli alleati di Hitler. Chiediamo loro di dire allora con chi sarebbero stati: dalla parte dei liberatori o da quella del Gran Mufti di Gerusalemme, che era alleato con Hitler?". 

TUTTI GLI EVENTI DELLA GIORNATA

LA COMMEMORAZIONE ALLE FOSSE ARDEATINE - In mattinata è stata disposta una corona d'alloro al Mausoleo delle Fosse Ardeatine. "Noi ci auguriamo che si torni a celebrare insieme il 25 aprile e i rappresentanti della Regione saranno ovviamente presenti a tutte le celebrazioni" le parole del governatore Nicola Zingaretti. Non si può tacere che tutto nasce da un fatto grave, che negli anni passati si è negato alla Brigata ebraica di sventolare le proprie bandiere in un corteo. Il giorno in cui si celebra la libertà questo è un fatto sbagliato. Mi auguro che da questo 25 aprile parta una riflessione per ricomporre tutte le componenti che lottarono per ridarci questa libertà, senza furbizie e senza intolleranza nei confronti di nessuno". Presente anche la sindaca Raggi: "Il significato della celebrazioni è sempre quello di tener viva la memoria della nostra storia". 

CELEBRAZIONI ALL'ALTARE DELLA PATRIA - In mattinata una corona d'alloro è stata depositata  ai piedi del Milite Ignoto all'Altare della Patria di piazza Venezia. Alla commemorazione hanno partecipato le più alte cariche dello Stato, a partire dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Presenti alla cerimonia il presidente del Senato, Pietro Grasso, il vicepresidente della Camera, Roberto Giachetti, il presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni, oltre alle autorità locali, il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti e il sindaco di Roma, Virginia Raggi. 

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