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Cronaca

Ragazze usate come corriere: così la droga che fa star svegli 3 giorni ha invaso Roma

Maxi operazione dei carabinieri nella Capitale ma anche a Taranto, Napoli e Firenze. Le indagini hanno permesso di identificare i ruoli dei diversi indagati, individuare le zone di spaccio

Lo shaboo ha invaso Roma. Da est ad ovest della Capitale la cosiddetta droga dei kamikaze si riesce a trovare facilmente grazie ad una rete di pusher che la vende a Gianicolense, Monteverde, Cornelia, Spinaceto, Termini, Esquilino, Casilina, Pigneto e Tor Pignattara. Il costo, anche alto, non ha mai speventato i clienti disposti a spendere 50 euro per 0,1 grammo di metanfetamina.

A sgominare la banda che faceva affari nella città eterna, arrestando 22 persone, sono stati i carabinieri del comando Provinciale che hanno dato esecuzione ad un'ordinanza di applicazione di misure cautelari, emessa dal GIP del Tribunale di Roma, su richiesta della Procura della Repubblica. 

Una volta considerata una droga etnica e utilizzata prevalentemente dagli over 30 per mantenersi attivi durante le pesanti giornate di lavoro, oggi l'assunzione sta coinvolgendo le giovani generazioni asiatiche e non solo, diffondendosi rapidamente a Roma anche tra gli occidentali. L'eccitante permette infatti di restare svegli anche per 2/3 giorni.

Le attività investigative condotte dai militari dell'Arma sono iniziare con l'arresto di un cinese a Trastevere nel giugno 2018, durante il quale è stato posto in sequestro un considerevole quantitativo di stupefacente. In quella circostanza sono stati anche acquisiti elementi tali da poter ipotizzare l'esistenza di una rete di spacciatori dedicati alla vendita nella Capitale di shaboo.

L'ipotesi è stata successivamente confermata da attività tecniche e pedinamenti nei quartieri dove è maggiore la presenza di comunità asiatiche.

Le indagini hanno permesso di identificare i ruoli dei diversi indagati, individuare le zone di spaccio, la modalità di introduzione dello stupefacente nella Capitale, i luoghi dove veniva stoccata la metanfetamina e dove veniva confezionata per la vendita al dettaglio, ed infine le modalità di cessione, consentendo di sequestrare un totale di oltre un chilogrammo di shaboo (oltre 10.000 dosi), nonché di arrestare 38 soggetti nella flagranza dello spaccio.

Alcuni cinesi titolari di negozi del centro di Roma compravano la droga da loro connazionali a Prato. Lo stupefacente veniva portato nella Capitale da giovani ragazze cinesi incensurate, che - viaggiando in treno dalla città toscana - potevano garantire un trasporto sicuro.

CENTRO - Operazione Vento d'Oriente (2)-2

Una volta giunti a Roma, i cristalli venivano rapidamente spacciati tramite una intricata rete di pusher. Tra questi anche un filippino che non interrompeva l'attività di spacciatore neanche durante il proprio lavoro di domestico, cedendo le dosi di shaboo dal balcone dell'abitazione tra una faccenda e l’altra.

L'uomo è stato arrestato dai carabinieri presso un ospedale della Capitale dove aveva accompagnato l'anziana persona che normalmente accudiva.

CENTRO - Operazione Vento d'Oriente (5)-2

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