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Giovedì, 25 Aprile 2024
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L’American Academy di Roma premia Massimo Bottura per aver diffuso arte e creatività

Un riconoscimento internazionale per le personalità che promuovono la cultura. Il racconto del lavoro del grande chef di Modena, dall’Osteria Francescana ai progetti per il sociale

Mercoledì 7 giugno 2023 il grande chef modenese Massimo Bottura ritirerà un nuovo premio. Ancora stelle e classifiche internazionali? A dire il vero no. Ad assegnarlo, in una delle ville storiche più affascinanti della Capitale, sarà l’American Academy in Rome, un’istituzione culturale con sede al Gianicolo sulla quale sventola bandiera a stelle e strisce. Il cuoco e imprenditore tra i più apprezzati al mondo ritirerà la McKim Medal, un riconoscimento che testimonia il ruolo nella diffusione delle arti e della creatività sul piano internazionale. Non solo alta gastronomia, quindi, ma anche progetti culturali e di responsabilità sociale che l’hanno reso uno dei personaggi più influenti nell’alta cucina mondiale. Il racconto.

La sede dell'American Academy in Rome

L’American Academy in Rome e i progetti sul cibo

“Forse non tutti sanno che” una visita a Roma può essere l’occasione anche per un viaggio nell’arte e nella cultura di altri paesi. A conservare la memoria dei Grand Tour dei secoli passati provvedono accademie e istituti che propongono mostre d’arte, residenze per ricercatori e attività che legano lo scenario romano a quello internazionale: dalla francese Villa Medici che domina Trinità dei Monti all’Accademia Tedesca di Villa Massimo, dall’Istituto Giapponese con i bei ciliegi fioriti in primavera alla British School a Valle Giulia.

American Academy in Rome, la tavola per i borsisti

Se parlare di cultura e creatività, oggi, non può prescindere dalla gastronomia, un filo particolare è quello che lega l’American Academy in Rome alle produzioni agroalimentari.

Fondato nel 2006 con la guida della chef di Chez Panisse Alice Waters, il programma Rome Sustainable Food Project tiene insieme una community composta dai cuochi dell’accademia — che conducono un orto, la mensa e il bar — e da una rete di fornitori a filiera corta, che insieme provvedono a una tavola sana, godibile e conviviale per i residenti dell’accademia e a volte anche per il pubblico, invitato a partecipare.

La sous chef Sara Levi e lo chef Fausto Ferraresi di AAR con la chef Alice Waters

La McKim Medal dell’American Academy in Rome

L’American Academy in Rome accoglie artisti e intellettuali statunitensi senza interruzione dal 1893 e dal 1909 ha trovato sede nella magnifica architettura seicentesca di Villa Aurelia. Il programma prosegue con programmi di residenze e iniziative come la McKim Medal: avviato nel 2005, è un riconoscimento annuale che premia personalità che con il loro lavoro — specie in Italia e negli USA — contribuiscono allo sviluppo delle arti, delle discipline umanistiche e della cultura tout court.

L'orto dell'American Academy in Rome

Ogni primavera, il McKim Medal Gala raccoglie fondi per le borse di studio dell’Accademia e ha premiato, tra gli altri, Roberto Benigni, Paolo Sorrentino, Ennio Morricone e Miuccia Prada. Nel 2023 il protagonista è Massimo Bottura, il quale “con il suo lavoro innovativo eleva la quotidianità e contribuisce a rendere le comunità più forti ed eque”, spiega Mark Robbins, presidente e ceo di AAR.

Lo chef Massimo Bottura

Modenese, classe 1962, Bottura è tra i responsabili del ritorno della cucina italiana nell’empireo dell’alta gastronomia. Alle prime esperienze alla mitica Trattoria del Campazzo di Nonantola è seguito il salto all’estero — a Parigi con Alain Ducasse al ristorante Louis XV — prima di rilevare l’Osteria Francescana di Modena nel 1995.

Massimo Bottura alla sua Osteria Francescana

Tre anni dopo l’incontro con Ferran Adrià, alfiere della cucina molecolare, che segue per un periodo. Una scalata stella dopo stella fino ad arrivare al tris Michelin nel 2011, e poi al primo posto, nel 2016 e 2017, della classifica internazionale The World’s 50 Best Restaurants. Su cosa si fondano tanti traguardi? Radici salde nella tradizione emiliana, reinterpretata con un lessico internazionale, tecnica raffinata e tante ispirazioni anche dall’arte. Piatti come il Bollito non bollito, la Compressione di pasta e fagioli e la Parte croccante della lasagna parlano chiaro. Oggi Bottura è al lavoro a Modena — anche col relais Casa Maria Luigia e le proposte pop di Franceschetta58 e il Cavallino di Maranello — e in giro per il mondo con i ristoranti del gruppo Gucci, di cui firma la proposta.

Le attività del Tortellante a Modena

L’impegno di Massimo Bottura nel sociale

Accanto a Bottura c’è la moglie e colonna anche sul lavoro Lara Gilmore. Passaporto statunitense e grande dedizione, oltre che per la cucina, alle iniziative dedicate al sociale, che si traducono in progetti come Il Tortellante — un laboratorio che insegna a ragazzi nello spettro autistico a tirare la sfoglia, con il valido supporto di nonne modenesi — e Food for Soul.

Uno dei refettori Food for Soul

Un’iniziativa, quest’ultima, nata a seguito di Expo Milano 2015 per attivare una rete di refettori nel mondo (oggi in tutto 12) finalizzati alla riduzione degli sprechi alimentari e dell’isolamento sociale, forti del know how di grandi chef. Se entro il 2023 il patron ha annunciato l’apertura di un nuovo, “rivoluzionario” ristorante ancora a Modena, il premio dell’American Academy in Rome mette l’accento non tanto sui suoi innegabili meriti gastronomici, quanto sull’impegno, più raro, al di fuori della cucina.

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