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Roma: 22 indirizzi per mangiare e bere tra Montesacro, Talenti e Tufello

Dalla gelateria creativa alla pasticceria storica. Dall’enoteca chic alla trattoria della tradizione, passando per la cucina cinese e la pizza abbinata ai cocktail. Il nostro itinerario

Dove mangiare a Montesacro, Talenti e Tufello? Quelli che prendiamo in considerazione sono tre quartieri limitrofi nella zona nord est di Roma, densissimi di popolazione ma fino a non troppo tempo fa non altrettanto animati per quel che riguarda i riferimenti enogastronomici. Non è più così, ce ne siamo accorti, e lo dimostra questa raccolta di indirizzi da tenere a mente quando non si ha voglia di muoversi verso il centro per un pranzo, un aperitivo o una cena che non riservino sorprese. Tra trattorie devote alla tradizione romana, pizzerie contemporanee, stuzzicanti enoteche con cucina, pasticcerie di lungo corso, bistrot vegetariani e accoglienti birrerie di quartiere, ecco la nostra selezione per soddisfare tutte le esigenze.

Bootleg
C1b0 Project
Comò Bistrot
Crunch Roma
Dao Restaurant
Dondolo
Enoteca Mostoqui
Fish Da Francesco
Gori Gelato
Hostaria Menenio Agrippa
Il Locale
Le Petit Bio
Malto Matto
Mangiadischi - La Moderna Trattoria
Metà
Osteria Sette
Pasticceria Luperini
Settecinquanta
Svario
Tonda
Tufo
Voia
Cocktail bar

Bootleg

Nata nel cuore di Città Giardino — una zona particolarmente verde di Montesacro — nel 2015, la creatura di Daniele Capece e Davide Cimaglia è un cocktail bar dall’aria vintage che si ispira agli anni ’20. Anche nel nome, che cita l’escamotage degli incalliti bevitori per aggirare il proibizionismo: nascondere l’alcool negli stivali. Scomodo, ma efficace. D’estate ci sono svariati tavoli all’aperto, comodi anche se sul marciapiede. I drink hanno costi contenuti per la media cittadina; si va dai 7 ai 9€ dei classici, mentre per i “premium” — che variano a cadenza stagionale, con una predilezione per il whisky di qualità — si arriva a 10€.

Un cocktail di Bootleg

Ristorante

C1b0 Project

Il punto forte di questo locale che serve hamburger e specialità in stile deli statunitense? La spaziosa terrazza piena di piante. Aperta tutto il giorno e tutti i giorni, dalla colazione fino alla seconda serata. Può capitare che il termine della giornata si movimenti a ritmo di musica e dj set, ma qui si può venire anche di prima mattina per un avvio tranquillo a base di muffin (2,50€) e banana pancake (6€). Oppure per un pranzo, da scegliere tra i menù componibili a 10 e 12€. Il pezzo forte sono naturalmente gli hamburger: dal Classic con pomodoro e lattuga fresca (8€) al Porcino con chutney di funghi, taleggio e rucola (12€). C’è anche tanta carne, cucinata al barbecue all’americana (12-19€), come anche opzioni vegetariane.

Un panino di C1b0

Osteria-Bistrot

Comò Bistrot

Un bistrot e vineria che mette tutti a proprio agio. Nel salire gli scalini e varcare il portone, oppure accomodandosi ai tavolini sotto gli alberi all’aperto, sembra di fare visita a casa di amici, con la garanzia, però, di bere e mangiare sempre bene. Da Comò prediligono i vini naturali e lo fanno da anni — ben prima che diventassero popolari come oggi — ma ci sono anche birre artigianali e cocktail da accompagnare a taglieri, panini (5-6€) e assaggi vari per un aperitivo sostanzioso. Il locale apre alle 16.00 e non disdegna nemmeno la merenda: troverete sempre torte fatte in casa e una pagina del menù tutta dedicata a tè e tisane.

Drink e assaggi da Comò Bistrot

Pizzeria

Crunch Roma

Da luglio 2022 la pizza contemporanea ha un nuovo avamposto a Talenti. I proprietari sono gli stessi di Dazio — a capo Federico Del Moro, col pizzaiolo Davide Romano e lo chef Matteo Lo Iacono — e la proposta è dedicata allo stile romano e all’abbinamento con i cocktail. Perché non solo di birra si vive in pizzeria. Impasti ben realizzati danno tonde croccanti e digeribili, farcite in modo non convenzionale e suddivise tra “easy”, “medium” e “hard” (a seconda di quanto vi sentite avventurosi). Un esempio? La Tokyo Vignarola, con fior di latte di Agerola, carciofi fritti, pancetta, edamame saltati, pepe, fonduta di Parmigiano e mentuccia (13,50€). Per proseguire sul filone nippo-romano vi consigliamo, come antipasto, il Sushim’bocca (roll di saltimbocca alla romana, 7,50€), ma solo se poi avrete spazio anche per il dessert. Meglio la mousse di cremino alle nocciole o la tartelletta di frolla con ricotta e visciole (7€)?. Cocktail fantasiosi a 10-12€ e buona scelta di bollicine e birre artigianali.

La pizza Tokyo Vignarola di Crunch

Ristorante

Dao Restaurant

Il ristorante Dao di viale Jonio è un’insegna attiva dal 2011, tra le più rinomate per la cucina cinese in città. Da poco ha aperto anche un bistrot in zona Piazza Bologna, ma è qui che bisogna venire per il percorso degustazione completo Qiáo xiànzài (ovvero “sguardo al presente”): un’infilata di otto portate che racconta la vera tradizione cinese, a partire da bao (panini al vapore ripieni di carne), per proseguire con zuppe, riso, gamberi al litchi e arista in salsa pechinese. Per dessert, niente gelato fritto ma fagottini di sfoglia ripieni di crema di soia. I dim sum (l’assortimento di bocconcini cotti al vapore, tradizionalmente serviti con il tè) hanno un angolo dedicato e un menù a parte, che ne comprende ben 35 varietà (3-6€ al pezzo). Da Dao si possono degustare anche insieme ai cocktail, per un aperitivo in salsa orientale. La qualità degli ingredienti (a volte maneggiati con tocchi italiani) viene a un prezzo adeguato: scontrino medio intorno ai 40€.

La sala di Dao Restaurant

Osteria-Bistrot

Dondolo

Bagel bar e bakery votata al brunch: da Dondolo la giornata inizia alle 12, salvo nel fine settimana, dove si può venire per una colazione lunga e variegata a partire dalle 10. Una terrazza confortevole con vista sui tetti di Città Giardino, animata da lucine e — come dice il nome — sedie a dondolo, da godersi in pieno relax. In carta pepite di camembert fritto (7€), frittelle di mais (9€) e un ventaglio di bagel da imbarazzo della scelta (11-13€). Date un’occhiata anche ai dolci di ispirazione anglosassone, con pancake, cheesecake e banana bread (6€), e ricordatevi che si può venire altresì per un aperitivo o un cocktail dopo cena, anche a base di spiriti premium (6-10€).

La sala di Dondolo

Enoteca-Winebar

Enoteca Mostoqui

Vi raccontiamo una piccola chicca parecchio apprezzata dagli abitanti del quartiere: l’enoteca Mostoqui e la sua selezione di vini, con una predilezione molto chic per i vini francesi, ma non solo. All’interno ci sono soltanto 2 o 3 tavolini, ambitissimi per l’aperitivo della prima serata, circondati da scaffali colmi di bottiglie che abbracciano la sala. Provate ad accaparrarvene uno e ordinate un calice alla mescita dalle proposte del giorno, stuzzicando qualche semplice snack in accompagnamento. Per occasioni speciali, o semplicemente per una buona bottiglia da portare a casa, affidatevi ai consigli sicuri del proprietario Francesco.

L'enoteca Mostoqui

Ristorante

Fish Da Francesco

Per mangiare il miglior pesce a Montesacro l’indirizzo da segnarsi è quello di Fish, in via Valsugana. Il titolare Francesco è originario di Vibo Valentia e lo cucina spesso alla maniera calabrese, con parecchie incursioni nel ricettario siciliano. Un locale non ampio ma curato e arredato con gusto moderno, che punta sulle proposte di crudi (il plateau misto costa 25€), su primi gustosi e veraci (come i tagliolini con gambero rosa di Mazara del Vallo e asparagi) e su secondi alla griglia, sempre freschissimi (21-23€). A dire il vero, però, tra i piatti più ordinati c’è l’immancabile frittura mista (20€).

Spaghettone con battuta di gamberi di Fish Da Francesco

Gelateria

Gori Gelato

Nella mappatura di ogni quartiere che si rispetti non ci si può esimere dal citare una gelateria sicura. Naturalmente artigianale e dalla qualità sempre alta, come Gori, a due passi da piazza Sempione. Veniteci senza timore tutto l’anno, perché d’inverno ci si trova il panettone farcito, nonché cioccolatini, barrette e tartufini in ogni stagione. Dietro al bancone ci sono i fratelli Francesca ed Enrico Gori, cordialissimi e pronti a proporvi gusti speciali come grano saraceno e mirtilli, oppure arricchiti da spiriti; ricotta e Cointreau o pera e Porto sono accoppiate vincenti. Il loro estro arriva anche ai gusti gastronomici (ovvero a base di materie prime salate), che vi consigliamo di assaggiare senza pregiudizi: una singola pallina di quello al sesamo nero o alle arachidi costa 1€. Per chi ha voglia di provare un po’ di tutto, coni formato maxi a 5€ (il gelato costa 25€ al kg).

Biscotti gelato di Gori

Osteria-Bistrot

Hostaria Menenio Agrippa

Al comparto della cucina tradizionale provvede questa osteria, al lavoro nel pieno di Montesacro dal 1989. La conduzione è famigliare, come da prassi, e i piatti vanno dritto al sodo. Qui si sforna anche la pizza (6,50-9€) e non manca qualche proposta di mare (ottime le alicette fritte in doppia panatura, 8€ e i ravioli di spigola, 12€), ma fossimo in voi ci concentreremmo sulle portate romane. Troverete rigatoni con pajata di vitella (9€) o all’amatriciana (9€), puntarelle aglio e alici (5€) e abbacchio al forno con patate (14€), fatti proprio come “a casa di nonna”. Anche i dolci — ci mancherebbe — sono in piena linea: lasciate perdere la cheesecake e buttatevi sul tiramisù (4€).

Pasta fresca dell'Hostaria Menenio Agrippa

Cocktail bar

Il Locale

Parliamo di quartieri popolari, sì, ma non tralasciamo i posti per bevute di livello. Le coordinate de Il Locale — insegna dei fratelli Ricci aperta tutti i giorni, da mattina a sera — sono le seguenti: una cantina con oltre 800 referenze tra bottiglie italiane e straniere, una drink list che a ogni visita riserva delle sorprese (cocktail a 8-10€) e una proposta gastronomica pensata come bistrot ma consegnata in salsa romana. Aperto in serata tra le 18 e le 2 di notte, propone spuntino a base di più di un “mozzico” (assaggi di pane-pizza con salumi e formaggi oppure di coda alla vaccinara e pulled pork, tutti a 1,90€) oppure cene ritmate dalle canoniche tre portate: pappa al pomodoro con stracciatella e alici (12€), gnocchi alla crema di provola affumicata, nero di seppia e lardo di calamaro (19€) e polpette al pomodoro (8€), ad esempio. Altro che aperitivo!

La sala de Il Locale

Negozio-Bottega

Le Petit Bio

Una proposta particolare e piuttosto unica in zona, Le Petit Bio è una gastronomia con tavola calda che offre preparazioni 100% bio e a base di tante verdure. Si può venire per un pranzetto leggero in uno dei tavolini sistemati davanti al bancone oppure portare via qualche piatto, per una pausa pranzo in ufficio oppure una cena già pronta. Un esempio? Spezzatino di tofu con broccoli e cavolfiore (3,90€ a porzione) oppure zuppa di orzo e lenticchie rosse (4€). Piatti semplici, equilibrati ma sempre gustosi — nonché davvero economici — per la gioia dei vegetariani e dei vegani del quartiere (e non solo).

Un piatto vegetariano di Le Petit Bio

Pub

Malto Matto

Nella stessa piazza di Le Petit Bio affaccia una birreria frequentatissima. Malto Matto ha varie vie per la birra artigianale alla spina, una selezione ampia di lattine italiane e straniere, distillati di qualità e una schiera di clienti affezionati anche alla sua cucina. Dai semplici “sfizi” con nugget di pulled pork e stick di porchetta fritta (3,50€) alla pinsa romana all’amatriciana (9€), passando per i panini stile USA. Molto interessante il Ciociaro, una ricetta che pesca dal paniere locale con crema di pecorino, miele e salame laziale (5€). E i dessert, in birreria, come sono? Non resta che scegliere tra waffle allo sciroppo d’acero (5€), pinsa con crema di nocciole (6€) e brownie al cioccolato (4,50€) e provare a dare una risposta. D’estate si sta comodi ai tavolini all’aperto, con la brutta stagione, tuttavia, il locale è ugualmente confortevole.

Birre artigianali di Malto Matto

Ristorante

Mangiadischi - La Moderna Trattoria

Com’è una trattoria moderna? Fan delle materie prime fresche e locali, amante delle ricette poco complicate e genuina nel servizio; proprio come quelle vecchio stampo. L’ambiente, però, è un po’ più giovane e dinamico, il menù varia di giorno in giorno a seconda del mercato e la carta dei vini è piena di etichette naturali e fuori dagli schemi. Questa insegna in zona Prati Fiscali, aperta nel 2018, soddisfa tutti i requisiti e si è fatta conoscere per la sua spesa dai migliori fornitori regionali: salumi di suino Pork’n’Roll, Uova Felici dell’Agro Pontino e carni della Bottega Liberati. Con piatti come il pecorino di Paliano fritto con salsa di pere, d’altronde, è impossibile non conquistare anche i vicini di casa più reticenti. Molto interessanti i coloratissimi contorni di verdure, con tante possibilità vegane: l’insalata rossa con verza marinata, rape e cipolle caramellate è deliziosa (5€). Riservate un minimo di appetito per il crostone che è in realtà un dessert, con gelato alla nocciola, granella di noci e cioccolato gianduia.

Il dessert di Mangiadischi con pane, gocce di cioccolato, gelato alla nocciola

Enoteca-Winebar

Metà

Il motto di Metà è “sorsi e assaggi” e non potrebbe essere sintesi migliore per la sua filosofia. Un interno in stile minimale tutto legno, cemento e ferro, circondato da scaffali che espongono le bottiglie dal basso fino al soffitto. I sorsi in questione sono soprattutto di vino, rigorosamente naturale, ma non mancano i miscelati, con una propensione per spritz e gin tonic. Passando agli assaggi, si tratta in primo luogo di piccoli ma ben composti taglieri con salumi e formaggi di selezione locale. Ma attenzione, c’è anche il Saycheese Sandwich: pane in cassetta dell’azienda agricola Le Faeta e cheddar buccia nera filante, il tutto da intingere nel gazpacho di zucca affumicata (quando è stagione). Metà è aperto tutte le sere, tranne il lunedì, e di domenica si può andare anche a pranzo. Occhio al calendario per non perdere serate enologiche a tema.

Etichette dell'enoteca Metà

Osteria-Bistrot

Osteria Sette

Nel 2023 l’Osteria Sette ha spento addirittura 70 candeline. Un traguardo non da poco, che premia una delle insegne storiche di Montesacro e la sua instancabile dedizione verso la cucina romana. Il locale, però, non dimostra affatto la sua età, con interni rivestiti da legno e ferro ben più moderni. A un primo sguardo la lavagna del giorno, aggiornata costantemente, dimostra che anche la cucina lavora in modo aggiornato, variando le proposte a seconda delle stagioni e del meglio che arriva dal mercato. Gli irriducibili dei classici non hanno tuttavia niente da temere, perché carbonara (8€), saltimbocca (12€) e crostata di visciole (5€) non usciranno mai dalla carta. Almeno per ora.

Risotto ai broccoletti con acqua di mare e gambero rosso dell'Osteria Sette

Pasticceria-Panificio

Pasticceria Luperini

Per il cabaret domenicale delle pastarelle bisogna andare alla Pasticceria Luperini. La famiglia la porta avanti senza soluzione di continuità dal 1961, preparando ogni giorno torte classiche e pasticcini, anche in versione maxi, ideali per i pranzi delle feste. Una garanzia. La mano è esperta non solo sui dolci, perché qui vanno forte anche i tramezzini con il pane in cassetta fatto in casa, farciti con generosità, e il panettone gastronomico: un classico degli anni ’90 che risolve antipasto, aperitivo e merenda. Per tutti i gusti.

I bignè della Pasticceria Luperini

Enoteca-Winebar

Settecinquanta

Un’enoteca in zona Città Giardino con interni piuttosto eleganti, locandine vintage e sedie curvilinee dallo stile Art Nouveau. Sembrerebbe un po’ di stare a Parigi, non fosse per le innumerevoli etichette a scaffale, che parlano soprattutto italiano (ma c’è più di una chicca anche dall’estero). Settecinquanta è aperto dal lunedì al sabato per aperitivo e dopocena, con un menù che però invita a considerare anche un pasto completo. Stuzzichini, bruschette, formaggi e affettati (il plateau di salumi misti costa 10€) ma anche piatti completi di carne e pesce — come stinco di maiale (18€) e salmone alla fiamma (16€) — nonché proposte vegetariane. Mettete alla prova lo chef Romolo anche con il cannolo siciliano scomposto (6€) e il millefoglie alla crema (6€).

L'enoteca Settecinquanta

Pizzeria

Svario

Nel 2022 i giovani Dario Gioco, Alessio Valloni, Irene Onofri e Gabriele Tomassetti hanno aperto il loro “pizza bar” dedicato alla tonda romana e ai miscelati. Un connubio che sembra riscuotere successo da queste parti, e non solo. Prima del piatto forte si ordina volentieri un fritto fantasioso (il cannellone al ragù, su tutti) e qualche “conchetta”, marchio di fabbrica di Svario: un taco di pizza romana farcito secondo fantasia. Un esempio? Con baccalà alla puttanesca (7€), pulled pork (7€) oppure cicoria e provola (6€). Si passa poi alle pizze, che si dividono come da copione tra rosse (Margherita, 8€ e Napoli, 9€), bianche (boscaiola, 9€ e patate e salsiccia, 9€) e speciali, con combinazioni più estrose tipo il fior di latte con gorgonzola, pere, pesto di noci e salvia dall’emblematica “Al contadin non far sa-pere”. Chiedete come accompagnare la vostra pizza al cocktail migliore; la lista dei miscelati cambia ben quattro volte l’anno. Anche i drink hanno la loro stagione.

Un cannellone al ragù  fritto di Svario

Pizzeria

Tonda

Stefano Callegari è uno dei migliori pizzaioli italiani, nonché brillante imprenditore e inventore del popolare (anche all’estero) Trapizzino. È stato lui ad aprire nel 2011 questo locale a Montesacro, dove si possono assaggiare anche i triangoli di pasta-pizza imbottiti di pollo alla cacciatora, polpette al sugo, genovese o coratella e carciofi (5€). Dateci retta, però, e non esagerate, perché è impossibile passare di qui senza aver assaggiato la pizza con la quale Callegari si è imposto all’attenzione dei suoi clienti: la cacio e pepe, cotta in forno con un po’ di ghiaccio (per evitare che il cacio si sciolga oltremodo) e portata in tavola con tanto di macinino per pepe grattato fresco e a piacere. Costa 14€ e arriva già spicchiata, perfetta da condividere.

Una pizza di Tonda

Pub

Tufo

Una birreria di quartiere dove i locali si sentono un po’ come a casa. Questo è Tufo, che con il suo nome ricorda il vicino Tufello. Birre artigianali — alla spina e in lattina — e una piccola carta di gastronomia fredda con possibilità di ordinare taglieri e tapas varie. Se amate lo sport, potrebbe diventare uno dei vostri locali preferiti: la combinazione partita e birra, qui, è praticamente all’ordine del giorno.

Il bancone di Tufo

Ristorante

Voia

Voia ha preso il posto di un grande casale, ormai dismesso e abbandonato, e ne ha valorizzato il parco di due ettari, collocando lì un grande spazio vetrato, immerso nel verde e luminoso. Una sede davvero unica, perfetta per sentirsi in campagna anche in un quartiere di Roma. Qui si servono tutti i giorni pranzi, aperitivi e cene, ma si ospitano anche mostre ed eventi culturali, che sfruttano a pieno le possibilità dell’ambiente. Dalla cucina arrivano antipasti semplici e buoni, come la panzanella con basilico e burrata (8€), primi genuini, come il tortello ripieno di patate, cozze e bufala affumicata (13€) e carni alla brace di qualità dalla macelleria Angelo Feroci. La carta dei cocktail enuncia tutti i classici, ma date un’occhiata anche ai particolari Voia Drink, che comprendono ricette intriganti. Ad esempio il Poires-Parler, una miscela di vodka, cognac alle pere, aceto di lamponi e sciroppo di vino rosso (10€)

Voia, la location

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