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Come riconoscere api, vespe e simili: la guida

Come distinguere i vari insetti e chi chiamare in caso di pericolo

Con l'arrivo dell'estate e del caldo, nei giardini e sui balconi possono tornano vespe, api e insetti simili. Erroneamente si finisce per confonderli, definendoli tutti vespe, tutti api o dando loro nomignoli poco appropriati.

In realtà negli spazi esterni della nostra casa si aggirano insetti simili ma diversi, per grandezza, caratteristiche e pericolosità. Cerchiamo allora di fare chiarezza e di capire, una volta per tutte, come distinguere api, vespe, calabroni e simili.

Tempo fa, la pagina Facebook Scienze Naturali ha pubblicato un'esplicativa immagine, con un esemplare di ogni specie. Esistono le api, le vespe, i bombi, le sirfidi, le vespe vasaio, le api legnaiole e i temuti calabroni.

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Foto da Facebook @scienzenaturali

Come distinguere la vespa dell'ape

La vespa e l'ape sono senza dubbio le più confuse, ma la loro conformazione può essere d'aiuto nel distinguerle. Prima di tutto le api hanno un corpo più peloso e il loro colore va dal marrone al nero. Le vespe non hanno un corpo peloso e sono contraddistinte dal restringimento tra torace e addome (da qui il cosiddetto "vitino di vespa"). Le api, inoltre, possono pungere solo una volta, mentre le vespe sono più aggressive e possono pungere anche più volte davanti ad una minaccia. Infine, ultima curiosità che distingue le due è che le vespe sono infestanti, mentre le api sono impollinatori protetti da preservare per la tutela dell'ecosistema. 

Gli altri parenti di api e vespe

La sirfide è una mosca travestita da ape. I suoi colori, infatti, possono ingannare, ma in realtà si tratta di un insetto innocuo, senza alcun pungiglione. 

Tra gli insetti simili ad api e vespe, che può capitare di vedere in strada, in giardino, sul terrazzo in primavera e in estate, c'è il bombo. Il suo aspetto è più goffo dei suoi simili, ha una forma rotondeggiante, è peloso e molto bello a vedersi. I bombi appartengono alla stessa famiglia delle api e sono anche loro preziosi impollinatori. Nidificano ovunque, fuori terra e sotto terra. Non si tratta di un insetto aggressivo, il bombo, infatti, punge soltanto in caso di difesa. Il suo pungiglione e il suo veleno, comunque, non sono letali per l'uomo.

Sarà capitato a tutti di vedere, soprattutto in piena estate una vespa vasaio. Si tratta di quell'insetto volante, dal corpo nero assottigliato al centro, con sottili zampe gialle e nere, che nidifica spesso nei pressi delle abitazioni (o al loro interno) realizzando un nido a mezza otre. Le vespe vasaie sono animali impollinatori, mentre le larve sono carnivore. Non si tratta di insetti particolarmente pericolosi: a pungere sono solo le femmine (come tutti gli imenotteri aculeati), ma lo fanno solo come ultima risorsa, se subiscono una pesante minaccia. Il veleno non è tossico, dunque, tranne in caso di particolari allergie, non è pericoloso per l'uomo.

C'è poi l'ape legnaiola, più rara da vedere ed erroneamente definita calabrone nero o bombo nero, ma non ha nulla a che vedere con questi insetti. Si tratta di un insetto della famiglia Apidae, dal corpo nero-viola cangiante. E' anche chiamata ape solitaria. Quando si avvicina si fa sentire per il suo volo rapido e rumoroso, ha un pungiglione robusto, ma non è un insetto aggressivo (se non minacciato fortemente). A differenza di alcuni dei suoi simili, quando punge non muore.

Il calabrone

Infine, parliamo del calabrone, temuto molto dagli uomini a buon motivo. Si tratta, intatti della più grande delle vespe europee e nordamericane. Un insetto carnivoro, che preda altri insetti e che crea nidi di carta con fibre vegetali impastate a saliva. Lo si riconosce dal suo colore marrone scuro e dalle sue strisce gialle, come una vespa più grande. Il suo pungiglione è liscio e retrattile e può pungere più volte senza morire.

Attacca l'uomo solo quando si sente particolarmente minacciato, ma il suo pungiglione velenoso inietta all'uomo sostanze tossiche che possono essere molto pericolose, per questo è bene intervenire prontamente. 

A chi rivolgersi in caso di pericolo

In caso si notino alveari di api, vespe o simili nei pressi della propria casa, è bene non agire in autonomia, ma rivolgersi ad un esperto. Basta una semplice ricerca sul web per trovare ditte specializzate nella rimozione di alveari. Si tratta di specialisti del settore che compiono questa delicata e pericolosa operazione con professionalità, preparazione e con le precauzioni e protezioni del caso.

Cosa fare se si viene punti

Se, invece, in casa o fuori, si viene punti da un'ape, da una vespa o da uno degli insetti sopra descritti, cosa fare? Sicuramente non serve andare nel panico, ma piuttosto è bene lavare o pulire con una salvietta igienizzante, immediatamente, la parte. Se non si accusano particolari sintomi possono bastare degli impacchi di acqua fredda o una crema antistaminica o cortisonica (è buona abitudine, nei mesi primaverili ed estivi, tenerne sempre una in borsa). Se, invece, si notano reazioni più importanti, è necessario rivolgersi prontamente al medico.

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