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Lorenzo Nicolini

Giornalista RomaToday

Il problema non è Lippi, ma il calcio italiano

Dire che il problema è solo Lippi è non conoscere il calcio, il problema è a monte

L'Italia non veniva eliminata al 1° turno dal 1974, per la 1^ volta nella storia eliminata senza mai vincere una partita. Contro la Slovacchia in campo solo 3 giocatori (Zambrotta, De Rossi e poi Pirlo) che l'anno prossimo faranno la Champions, la squadra campione d'Italia da 0 giocatori alla Nazionale, la seconda 1. Dire che il problema è solo Lippi è non conoscere il calcio, il problema è a monte.

Il modo in cui siamo usciti è stato pessimo, senza scuse. Lippi ha le sue (enormi) colpe, come ce le hanno i giocatori. Senza Pirlo, questa Italia non ha neanche quel poco gioco che aveva prima. De Rossi, senza un regista puro, non è in grado di tenere il centrocampo. Montolivo è un discontinuo. L'Italia è mancata clamorosamente nella testa e nelle gambe, questo è quello che succede quando il tuo calcio ti obbliga ad andare al mondiale con alcuni campioni del mondo (senza stimoli) e altri debuttanti che hanno le ginocchia tremolanti per fare un appoggio contro la Nuova Zelanda.

Non è un processo all'Inter il mio. Il problema è il nostro movimento calcio. Da 3-4 anni l'Under 21 fallisce, cosa mai successa. Balotelli, che aveva in mano l'Under 21 fino a ieri, con l'Italia ha sempre fallito. Idem Cassano. Totti non c'è voluto andare. Perrotta e Borriello ci potevano stare, ma quanto ti avrebbero spostato gli equilibri della nostra squadra? Poco. Nel 2006, l'Italia vinse il mondiale con 2 gol subiti, ora ne ha presi 5 in 3 gare perché il calcio italiano non offre difensori e oltre Pirlo e De Rossi, nessun altro centrocampista di livello. Dopo il 2006 non c'è stato nessun ricambio generazionale, i nomi che non sono stati portati sono buoni come figurine e al massimo saremmo usciti ai quarti, non di più.

L'Italia del 2006 era formata da giocatori vincenti, figli di Under21 campioni d'Europa in fila, figli di squadre dove giocavano i migliori del mondo, anche stranieri. Ora è il calcio che è povero. Veramente, avevamo la tradizione del 'portierone': Zoff, Zenga, Pagliuca, Peruzzi, Toldo, Buffon. Adesso onestamente chi c'è? I nostri difensori erano i migliori. Qualche italiano sarebbe in grado di giocare nell'Inter campione d'Europa e togliere il posto a Lucio o Samuel?
Dove sono i nostri centravanti da sfondamento? Da Pruzzo a Vialli a Casiraghi, passando per Vieri e poi Toni. Oggi chi c'è? Gliardino è clamorosamente molle, Iaquinta non adatto al grande calcio. Il problema è il calcio italiano mediocre, ora quarto in Europa. I giovani di livello non ci sono, perché i nostri top team fanno giocare gli stranieri. I giovani del campionato italiano quali sono? Marchisio ha fallito il mondiale, Bonucci quando ha giocato in amichevole o qualificazione balbettava, Criscito non ne parliamo. Ma poi? De Ceglie ? Mi sento male. Giovinco? Non sappiamo ancora chi è. Santon? Sempre infortunato. A Cesare Prandelli l'arduo compito di rifondare.

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