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Lorenzo Nicolini

Giornalista RomaToday

Senza scuse! La Nuova Zelanda ci impone il pari

Pessima Italia che pareggia su rigore contro una coriacea Nuova Zelanda. Contro la Slovacchia si deve solo vincere

Un'Italia ingiustificabile pareggia in rimonta 1-1 contro una gagliarda Nuova Zelanda e inguaia la sua posizione nel Girone. Ora gli Azzurri saranno costretti a vincere contro la Slovacchia. La Nazionale italiana quest'oggi, è scesa in campo contro la Nuova Zelanda con il lutto al braccio per ricordare Roberto Rosato, morto nella notte a 66 anni. Rosato era stato campione d'Europa nel 1968 e vice campione del mondo nel 1970 e aveva vestito la maglia della Nazionale 37 volte.

Non c'è il tempo neanche di vedere gli schieramenti tattici che la Nuova Zelanda si porta in vantaggio al 7' su palla inattiva. Errore di posizione della difesa azzurra che, come nel match con il Paraguay, si abbassa fino al limite dell'area piccola. Cannavaro non riesce a intervenire sul pallone e di fatto addomestica la sfera per l'accorrente Smeltz che mette in rete da due passi. Va detto che prima del tocco di Cannavaro, Reid spizza la palla di testa mandando in fuorigioco il suo compagno. Poche scuse però. L'Italia prova la reazione d'orgoglio ma le idee sono pochine. I neozelandesi attendono tutti al di qua della linea della palla intasando gli spazi e sugli esterni i nostri non saltano mai l'uomo. E' Montolivo a scuotere gli azzurri con un destro dalla distanza che incoccia il palo con Paston immobile. L'Italia ci prova con il cuore ma la manovra è lenta e prevedibile. Gilardino è troppo isolato in attacco e non tiene mai un contrasto. Iaquinta fa movimento ma è poco concreto in avanti. Ci prova anche De Rossi dal limite ma Paston è attento e respinge con i pugni. Al 28' l'episodio che vale un calcio di rigore per la formazione di Lippi: De Rossi è trattenuto in area di rigore da Smith e va giù. La trattenuta è lieve e per l'arbitro è fallo. Dal dischetto si presenta Iaquinta che fa 1-1. Dopo il pareggio però l'Italia si spegne e non insiste più

Nella ripresa Lippi cambia e si presenta con due novità in campo: entrano Di Natale e Camoranesi, escono uno spaesato Gilardino e un inconcludente Pepe. Al 61', Lippi le prova tutte e leva Marchisio per far posto a Pazzini. Di Natale, dopo una serie di fumosi colpi di tacco, in girata impegna Paston. Poi è un bolide del solito Montolivo a impensierire ancora l'estremo neozelandese. Nel finale è Chris Wood, riserva del W.B.A., a sfiorare l'incredibile colpaccio. La punta neozelandese salta Cannavaro e calcia in diagonale con il pallone che si perde di un soffio a lato della porta difesa da Marchetti. A 3' dal termine Camoranesi, pessimo fin dal suo ingresso in campo, calcia dalla distanza e Paston si supera deviando in calcio d'angolo. Termina 1-1 un match in cui tutti i favori del pronostico erano per gli Azzurri che ora sono obbligati a vincere con la Slovacchia per passare il turno, per il primo posto ci servirebbe un favore da parte della Nuova Zelanda contro il Paraguay. E con il secondo posto, ad aspettarci ci sarebbe l'Olanda. Il ct azzurro Lippi, però dopo il pareggio contro la Nuova Zelanda difende i suoi: “Era una partita da vincere, ma come contro il Paraguay abbiamo preso gol subendo un solo tiro, poi raddrizzare la partita diventa difficile. Pirlo purtroppo non è ancora pronto”. L'Italia è condannata, quindi a battere giovedì pomeriggio la Slovacchia di Weiss per proseguire il cammino iridato a Sudafrica 2010. In caso di sconfitta gli azzurri torneranno a casa. Se dovessero finire pari, con identico punteggio, sia Italia-Slovacchia che Paraguay-Nuova Zelanda, solo il sorteggio deciderebbe chi accompagnera' il Paraguay negli ottavi.

"Abbiamo fatto una buona gara - è stato il commento di Gianluca Zambrotta - ma la Nuova Zelanda è riuscita a farci gol in una delle due occasioni che ha avuto". Il che, in effetti, è piuttosto scoraggiante, considerando che anche contro il Paraguay era andata in maniera simile. Zambrotta, uno dei migliori in campo per l'Italia, prosegue nella sua analisi rammaricandosi per il pareggio ma senza colpevolizzare gli azzurri: "Abbiamo dato tutto per recuperare la partita ma ci è andata male. Ora dobbiamo sperare nei tre punti nell'ultima gara e penso che abbiamo ancora buone possibilità di passare il turno. Abbiamo preso anche un palo con Montolivo e le abbiamo tentate tutte, ci mancano solo i tre punti". Bomber di turno, per quanto su rigore, è stato Vincenzo Iaquinta. "E' stato un peccato pareggiare questa partita. Se avessimo vinto sarebbe stato tutta un'altra cosa, ma ora c'é un'altra partita. Dobbiamo mantenere la testa alta e andare avanti". Forse in pochi si sarebbero aspettati di vedere proprio lui dal dischetto: "Io i rigori li ho sempre tirati, poi lo ha detto il tecnico ed è toccato a me".


TOP

RICCARDO MONTOLIVO 7: Decisamente il migliore dei nostri. Il centrocampista viola è lucido e gestisce bene la palla. Da lui arrivano le conclusioni migliori

GIANLUCA ZAMBROTTA 6,5: E' l'unico a inserirsi senza palla, il suo stato di forma è invidiabile. Lontano parente del terzino visto al Milan

FLOP


CLAUDIO MARCHISIO 4,5: Stato di forma scadente, vaga nel campo senza trovare la posizione. E' il simbolo dell'attuale fallimento della spedizione di Lippi

ALBERTO GILARDINO 4,5: Non segna da tre mesi e un motivo ci sarà. In una partita e mezza non tira mai in porta, gli arrivano pochi palloni ma non è solo colpa dei compagni, anzi.

Italia (4-4-2): Marchetti sv; Zambrotta 6,5, Cannavaro 5, Chiellini 6, Criscito 5,5; Pepe 5,5 (1' st Camoranesi 5), De Rossi 6, Montolivo 7, Marchisio 4,5 (16' st Pazzini 5); Iaquinta 6 Gilardino 4,5 (1' st Di Natale 5,5). A disp.: De Sanctis, Maggio, Bocchetti, Bonucci, Gattuso, Camoranesi, Palombo, Di Natale, Quagliarella, Pazzini. All.: Lippi 4

Nuova Zelanda (4-5-1): Paston 7; Reid 6, Nelsen 6,5, Vichelich 6 (36' st Christie sv), Smith 6; Fallon 5,5 (18' st Wood 6,5), Bertos 6, Elliot 6,5, Lochhead 6, Killen 5 (48' st Barron sv); Smeltz 6,5. A disposizione: Bannatyne, Moss, Sigmund, Boyens, Brown, McGlinchey, Clapham, Mulligan, Brockie. All. Herbert 6,5

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