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C’è mercato … e mercato. Tra questi, quello della …. “Fonte Meravigliosa”

Era ed è il mercato preferito da chi, per gli "addetti ai lavori" rimane una sorta di punto di riferimento di quell'edilizia annonaria, sviluppatasi soprattutto a cavallo tra gli anni '80 e '90.

Non ricordiamo quale delle prime pellicole fosse di Massimo Troisi. C'era l' impareggiabile compagno di scena, Lello Arena, che snocciolava, in una gustosissima gag, comparazioni tra questa o e quell'altra stessa cosa, facendola precedere dall'articolo, ovviamente preso dalla vulgata napoletana. Il titolo che leggete, sarebbe più efficace, se interpretato così: C'è 'o mercato …. e 'o mercato" . Ne parlavamo recentemente con il presidente del Municipio VI, Giammarco Palmieri, passando in rassegna tutti quei mercati che avrebbe potuto visitare, nella prossima campagna elettorale, che lo vedrà impegnato dopo le vincenti primarie del PD, cercando di intercettare consensi, anche in quello che fino a poco tempo fa era il territorio del Municipio VII. La discussione partiva da "Casilino 23", mercato del tutto atipico, completamente diverso da quello che l'immaginario collettivo suggerisce, a Roma. Tantissimi banchi di frutta e verdura, pizzicherie, macellerie, pescherie per un organico costituito solo del 20, 25% dal settore non alimentare. In questo senso, sempre rimanendo fermi tra le consolari Prenestina e Casilina, quelli di via Rovigno d'Istria (Villa Gordiani), piazza delle Iris (Centocelle), viale della Primavera (ex piazza dei Mirti), via Alberto da Giussano, via Francesco Laparelli (Torpignattara) e , nel suo piccolo, viale Ronchi, rispondono a quelle caratteristiche. In particolare la tipologia del plateatico attrezzato, non sempre ha mantenuto questa configurazione merceologica. Spesso determinante è stato il contesto ambientale a determinare una diversa evoluzione dell'offerta, commerciale ed artigianale. A Roma sono rimasti , sostanzialmente, "quello che erano", per citarne qualcuno, i plateatici attrezzati della "Montagnola", del "Laurentino", di "Primavalle", di "Colli Aniene" e della "Serpentara". Hanno col tempo cambiato "pelle" e sono diventati una sorta di piccolo centro commercialale, appunto quello del "Casilino 23", di "Spinaceto" , di via Franco Sacchetti (Talenti) e di via Andrea Meldola (Vigna Murata).

Ieri, quest'ultimo, siamo tornati a visitarlo, immerso nel tantissimo verde circostante quella zona, tipicamente residenziale, che prende il nome di "Fonte Meravigliosa". Era ed è il mercato preferito da chi, per gli "addetti ai lavori" rimane una sorta di punto di riferimento di quell'edilizia annonaria, sviluppatasi soprattutto a cavallo tra gli anni '80 e '90. Lui è l'ingegner Sergio Di Macco, il quale piuttosto che servirsi nel mercato anche quello, da lui "realizzato" sotto casa, preferiva prendere la macchina e, con la moglie, fare spesa al mercato di Vigna Murata. Grande scelta di carni selezionate, un paio di pescherie che non erano da meno, pizzicherie, "verdurai" e "fruttivendoli", dove la qualità era il naturale comune denominatore. A fianco di queste attività alimentari tradizionali, grande spazio cominciò, rapidamente, ad essere offerto da banchi, allestiti sempre con molta eleganza e funzionalità, indirizzati verso il settore non alimentare e dell'artigianato.

Oggi questa peculiarità è ancora più palpabile. Ci sono, meglio definirli così , diversi negozi di abbigliamento (uomo, donna, bambino), di "biancheria intima", di "calzature", mercerie, due opzioni per la vendita di "bomboniere", una sorta di intrigante "bazar", un negozio di "oggettistica etnica", i più classici fiorai e "casalinghi", uno specializzato nella vendita di articoli da ufficio e, soprattutto tantissimi artigiani: "pizzerie a taglio" e "pasta all'uovo" per il settore alimentare, "parrucchiere", "lavanderia" e "riparazioni sartoriali", tra quelli del settore no-food. Per non fare torto a nessuno, non dimentichiamo di citare la presenza di un'attività che propone la vendita di articoli e prodotti per animali, il bar, una selezionata enoteca, un'altra altrettanto qualitativa offerta di prodotti tipici (anche di pasta e pasticceria) di provenienza salentina, infine una "multi servizi", che ha rami diversificati su più fronti di attività.

Tutto questo contesto che, capirete, è abbastanza distante dalla proposta consueta che potete trovare in un mercato rionale, è diretta conseguenza dei gusti e della propensione al tipo di acquisto, che evidentemente e spiccatamente hanno i residenti di "Fonte Meravigliosa". Pochi negozi di vicinato, qualche pubblico esercizio e vari supermercati in zona rimangono dei concorrenti temibili, ma i commercianti "evoluti" del plateatico attrezzato di via Andrea Meldola, nel "mercato" inteso in senso più astratto del termine, hanno dimostrato, e dimostrano, di …. starci bene.

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