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Silvia Paoluzzi

A cura di Silvia Paoluzzi

Il problema è che davanti le ingiustizie non sono mai riuscita a tacere. In una società che ci vuole indifferenti, io ho finito per odiarli. Sarà il sangue che mi scorre nelle vene di mio nonno partigiano, dei miei bisnonni sbaraccati dal duce e deportati a Tiburtino terzo, della famiglia di mamma baraccati a Pietralata, dei nonni contadini. Romana da oltre sette generazioni, sì me lo rivendico, ma cittadina del mondo. Cresciuta nel quartiere delle cooperative rosse di Colli Aniene, da sempre appassionata di scrittura e politica già dalla scuola. Ma solo della politica fatta dal basso, prima l'impegno con le famiglie della comunità Rom, poi con i precari della casa. Mi rivendico anche le occupazioni organizzate per trovare casa a chi viveva in strada. Poi arriva il grande amore, le politiche abitative. Qui il mio impegno con Unione Inquilini, il sindacato nato nel '68 e che oggi guido essendo stata eletta di recente nell'esecutivo. Carica ottenuta con impegno. Il mio motto: chi lotta non se sbaja!!!

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