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Venerdì, 26 Aprile 2024
Semplicemente Roma

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A cura di Roma e Lazio x te Rome4you

Le Vestali: somme sacerdotesse o donne fragili?

 “Ego te amata capio” cioè: Io prendo te mia amata, con queste parole il Pontefice Massimo consacrava le Vestali, sacerdotesse della dea Vesta. Da questo momento esse servivano nel  tempio la dea per almeno trent’anni impegnandosi a non venir meno al voto di castità fatto, pena essere murate vive in una stanza sotterranea al Campus Sceleratus. Ma dove si trova il Campus Sceleratus?

All’interno del Foro Romano si conservano i resti di un tempio circolare, tra i più antichi e importanti di Roma, dove le sacerdotesse di Vesta erano chiamate a custodire il sacro fuoco d ​ella città​. Scelte ancora bambine (dai sei ai dieci anni) tra le famiglie più facoltose della città, avevano solo due obblighi, tenere il fuoco sacro acceso giorno e notte e mantenere la verginità per oltre trenta anni. 

Un destino crudele e al contempo esaltante, seppur mortificate nella loro femminilità, godevano di ​una posizione ​privilegiata ​nella società​,​ che le rendeva le donne più potenti ed influenti​ dell'Impero​. Non erano sottoposte alla potestà paterna, potevano amministrare le loro ricchezze e lasciare testamento, avevano il permesso di circolare sui carri anche durante il giorno, godevano l’onore di immolare gli animali condotti al sacrificio, beneficiavano del potere di cancellare la pena di morte a un condannato qualora lo avessero incontrato lungo il loro cammino, sedevano accanto ai senatori durante processi, sedute politiche e agli spettacoli pubblici (mentre le altre donne erano relegate ai posti situati più in alto).

Accanto a tutti questi privilegi però avevano anche tanti oneri, responsabili del fuoco sacro non potevano permettere che questo si spegnesse, punite severamente dovevano sottoporsi a un lungo cerimoniale di purificazione prima di poterlo riaccendere. Condannate a morte se sorprese a violare il loro voto di castità ​, n​essuno però poteva toccarle, né tanto meno ucciderle, per ovviare a questo venne escogitata una soluzione assolutamente crudele, la sepoltura da vive. Venivano sepolte in una buca con solo un pezzo di pane e una candela a cui il loro destino era inesorabilmente legato.

Parlare di Roma ignorando le sue donne e gli storici personaggi che hanno contribuito a renderla grande ed eterna, è una grossa lacuna che l’associazione culturale Roma e Lazio x te ha deciso di colmare realizzando un ciclo di visite guidate intitolato “Le donne di Roma”, donne che hanno contribuito, ognuna a suo modo, a rendere grande questa città nel corso dei secoli. Il programma di queste e altre visite da noi programmate è consultabile sul sito di Rome4u § Roma e Lazio x te

Le Vestali: somme sacerdotesse o donne fragili?

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