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A cura di sartoria-politica

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Ecco perché il governo giallorosso può funzionare anche nel Lazio

Un’intesa che già funziona da tempo anche in via della Pisana dove i due partiti collaborano su molti temi e come lo stesso vicepresidente d’Aula Leodori ha ribadito la "legislatura si basa su un Patto d’aula”

Lo scenario politico nazionale, nello stretto giro di un’estate, è cambiato repentinamente trasformando il governo gialloverde in giallorosso con un accordo di governo tra Movimento 5 Stelle e Partito Democratico basato sempre sulla stessa figura di Giuseppe Conte premier.

Non a caso, la fiducia nel premier secondo le rilevazioni degli istituti demoscopici è seconda solo a quella del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella: per Piepoli, Giuseppe Conte riscuote la fiducia del 60% degli italiani (+5% rispetto al 27 agosto); per Demopolis il 53%

Un’intesa che già funziona da tempo anche in via della Pisana dove i due partiti collaborano su molti temi e come lo stesso vicepresidente d’Aula Leodori ha ribadito la "legislatura si basa su un Patto d’aula”.

È del mese scorso, infatti, l'approvazione di una legge proposta dal M5s sulla tutela delle aree a rischio, firmata anche dal centrosinistra e l’ampliamento del Parco dell’Appia Antica dello scorso settembre, benedetto dalla stessa maggioranza che fu salutato dai pentastellati come un loro successo. 

Il Movimento 5 Stelle, inoltre, è già ben inserito nella macchina della Regione Lazio: guida, anche grazie ai risultati elettorali dello scorso delle ultime elezioni, commissioni “pesanti" come quella all'Ambiente e quella in riferimento su Urbanistica, Casa e Rifiuti e non sembra un caso che l’economia circolare, uno storico tema del Movimento, appaia nel Piano rifiuti varato a inizio agosto dalla giunta, che peraltro non prevede nuovi inceneritori, come chiesto dal M5s, che spinge anche per la politica dei “rifiuti zero”. La stessa Lombardi è a capo di una commissione speciale sui Piani di Zona. 

Un quadro che non esclude quindi l’apertura in giunta da parte di “tecnici” pentastellati qualora alcuni membri dell’attuale amministrazione regionale vengano chiamati a ricoprire ruoli nel governo giallorosso e con ricadute d’intesa anche nella Capitale, grazie ora ai nuovi incarichi “pesanti” conferiti a Gentiloni e Sassoli con i quali il Partito Democratico rafforza la sua rappresentanza su Roma.

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