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Romeni d'Italia

Romeni d'Italia

A cura di Miruna Cajvaneanu

A Roma 72.000 potenziali elettori romeni. E a Marino c'è la prima candidata sindaco dalla Romania

Si avvicinano inesorabili le elezioni amministrative a Roma. Finalmente ufficializzata, quasi fuori tempo massimo, la data delle elezioni - quasi unica certezza in un mare di incertezze. Candidature appese a un filo, coalizioni che cambiano quotidianamente, dichiarazioni smentite il giorno dopo. In tutto questo deserto decisionale ancora più triste è la condizione dei romeni che vivono qui.  

Nel solo comune di Roma resiedono 88.384 cittadini romeni, quasi un quarto degli stranieri presenti sul territorio (dati CENSIS, 2014). In qualità di cittadini europei, a parità dei polacchi, francesi, tedeschi e gli altri, stabiliti nella Città Eterna, i romeni hanno diritto di voto attivo e passivo. Possono votare, ma possono anche candidarsi come consiglieri alle elezioni comunali. 

Parliamo di quasi 72.000 cittadini romeni maggiorenni, un elettorato che farebbe gola a qualsiasi candidato sindaco.  Eppure, chi ha mai sentito parlare di questa fetta di elettori? A nessuno sembra interessare una categoria di votanti così compatta e con un potenziale così grande. E nemmeno gli stessi interessati usano questo diritto.

Perchè i romeni non votano? Perchè molti di loro non sanno che possono votare. Ma non solo. I principali impedimenti sono d’ordine burocratico. Infatti, per poter votare, i romeni e gli altri comunitari devono iscriversi sulle liste elettorali aggiunte. A differenza dei cittadini italiani, che ricevono a casa la tessera elettorale, i comunitari devono fare una domanda scritta, entro e non oltre il 40 esimo giorno antecedente alle elezioni. 

Va ricordato un dato su tutti. Prima delle elezioni amministrative del 2013, solo 4416 cittadini romeni avevano richiesto la loro tessera elettorale.
Dall’altra parte, bisogna fare un altro doveroso ragionamento. É chiaro che, così come i romeni sono ancora poco preparati a partecipare, anche la classe politica locale è completamente impreparata a mobilitare e accogliere questi nuovi elettori. 

Poche sono state, infatti, le iniziative per promuovere questo diritto sancito dalla normativa europea. Durante l’amministrazione Marino - l’ex sindaco aveva tra l’altro a quel tempo promosso sulla sua lista civica una candidata romena con esiti del tutto insignifianti -  le campagne informative sono state poche o nulle. 

Dobbiamo risalire all’amministrazione Alemanno per trovare un interesse reale verso la nostra comunità, tenendo conto anche del fatto che tendenzialmente l’elettorato romeno presente in Italia ha un orientamento di centro destra. 

Prima delle elezioni del 2013, il Comune di Roma fece recapitare a tutti i cittadini comunitari una lettera contenente tutte le informazioni per poter votare alle amministrative. Attraverso il referente per i cittadini comunitari del Comune, Federico Rocca, venne avviata anche una campagna di informazione sostenuta,  attraverso interventi in vari eventi della comunità. Infine, sul portale del Comune fu aperta una sezione per le iscrizioni online.

Nulla invece è stato fatto prima delle prossime elezioni del 5 giugno. Anzi, visto il ritardo con il quale è stato annunciata la data ufficiale, rimane pochissimo tempo a disposizione per richiedere la tessera elettorale.  Entro il 26 aprile, la si può chiedere andando all’Ufficio elettorale competente oppure spedire la domanda via fax e email.

Nel frattempo, arrivano le candidature di cittadini romeni su varie liste. A Roma Alfio Marchini ha già offerto un posto sulla sua lista a una sostenitrice romena, sperando di attirare così l’attenzione e i voti della comunità.  La vera notizia arriva però da Marino – provincia di Roma. Qui, un gruppo di cittadini romeni e italiani hanno messo su una lista civica "Convivenza tricolore” che ha come candidato sindaco una 38enne romena, Roxana Bugheanu

Bugheanu, di formazione mediatrice culturale, si è laureata in Italia e ha la doppia cittadinanza. Ci ha detto che, insieme alla sua squadra, sta chiudendo le liste e che ha l’intenzione di offrire un posto anche a una badante romena. Subito dopo l’annuncio della sua candidatura, sè è scatenata la polemica sul web. C’è chi critica una lista formata prevalentemente da romeni. C’è chi invece, conoscendo Roxana Bugheanu, vuole dare una chance a un volto nuovo della politica locale.  

A differenza di Roma, dove l’elettorato è ancora sparso e l’informazione manca, a Marino le possibilità che si arrivi a un buon risultato della lista italo-romena è concreta. In fatti, su quasi 1900 residenti romeni, quasi 1500 risultano iscritti già sulle liste elettorali.  A Roma, c’è ancora (poco) tempo e soprattutto poca volontà politica per svegliare un elettorato di orientamento incerto.

Si consideri soltanto un probabile balotaggio, quando veramente poche migliaia di voti potrebbero fare la differenza tra chi vince o perde le elezioni.

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