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Giovedì, 18 Aprile 2024
Romaneggiando

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A cura di Claudio Colaiacomo

Il mistero delle scarpe trovate sotto piazzale Ostiense

Giugno 2013, durante uno scavo nel cantiere Italgas presso piazzale Ostiense tornano alla luce decine di vecchie scarpe usate di ogni sorta, stivaletti, sandali e anche piccole calzature da bambino. Risalgono alla metà del secolo scorso, quando Roma viveva anni drammatici di guerra sotto il regime fascista.

Le scarpe si trovano a due metri di profondità all’interno di ambienti antichi riconducibili a due costruzioni andate perdute: la chiesa di San Salvatore De Porta e la copertura sulla via Ostiense che accompagnava i pellegrini fino alla basilica di San Paolo fuori le Mura, il cosiddetto “Porticus”. 

Ciò che arrovella gli archeologi non è solo la quantità di calzature rinvenute ma anche il fatto che sono state ritrovate sotto un cumulo di terra da riporto, dunque volutamente sepolte per essere nascoste. Il mistero si fa ancora più inquietante perché in questa zona si sono vissuti momenti drammatici del periodo bellico romano, qui la resistenza cittadina diede filo da torcere ai soldati nazisti che invadevano Roma, inoltre il piazzale è una via di fuga dalla città ma anche un punto di passaggio per recarsi alle Fosse Ardeatine.

Lo scavo non ha rivelato nessun resto umano e sembrerebbe piuttosto una discarica di oggetti troppo importanti per essere tenuti alla vista di tutti, forse i poveri averi di gente deportata o peggio ancora le tracce di una fossa comune di cui non si sapeva nulla.

Da Roma perduta e dimenticata libro di Claudio Colaiacomo

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