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Venerdì, 29 Marzo 2024
Patrizia Prestipino

Patrizia Prestipino

A cura di Patrizia Prestipino

Ecco perché bisogna sostenere Matteo Renzi

Vi racconto una storia se avrete voglia di leggerla fino in fondo. Poi, la morale, coglietela voi.

Il 20 maggio di tre anni fa presi la freccia rossa per Firenze perchè, in preda a sconforto politico, avevo chiesto un appuntamento cui tenevo molto e che avevo ottenuto con più facilità di quanto immaginassi. "13.30 davanti agli Uffizi" mi era stato detto. E li, puntuale mi feci trovare . Dopo neanche un quarto d'ora accademico di attesa arriva, solo e con passo veloce, il mio "appuntamento".

A guardarlo così, quel ragazzo sembrava uno dei tanti studenti universitari che affollano Ponte Vecchio all'ora di pranzo. Easy, jeans, camicia aperta e sorriso scoppiettante, non avresti mai pensato fosse il Sindaco di una delle più belle città del mondo. Invece "Ehi Pat come stai? Vieni che ti faccio conoscere un posto bellino bellino e così mi racconti che succede nei palazzi romani".  Così fu il mio incontro con Matteo. Parlammo per oltre un'ora, gli raccontai il mio smarrimento per una politica romana farraginosa e chiusa, per un Pd che allora, e non ho mai saputo il perché, mi era ostile e non riusciva ad essere accattivante ed avvolgente, soprattutto con chi non appartenesse a una certa storia.

"Pat resisti. Il Pd è la nostra casa, ma deve diventare la casa in cui tutti possano sentirsi a casa propria. E bisogna riconquistare la fiducia del Paese perché così non abbiamo futuro. Se le cose non cambiano e nessuno più vecchio di me lo fa, mi butto nell'agone nazionale e provo a cambiare io le cose. Ma tu stai li e combatti. Perché ti prometto che faremo la rivoluzione".

Poi mi porta a Palazzo Vecchio, mi presenta la sua giunta e alla fine baci baci "devo andare perché - mi dice- mi aspettano trecento bambini in uno stadio . Ci rivediamo presto Pat". Devo dire che quel treno di ritorno per Roma lo presi più leggera, perché esattamente così mi sentivo dopo quelle parole tanto frizzanti e rassicuranti.

Quel "presto" poi arrivò 5 mesi dopo, con un sms di di Matteo. "Pat ti aspetto il 30. Ottobre al Big Bang con un grande intervento. Non puoi mancare " E io non mancai. Anzi, feci parlare di me con quell'intervento. Tanto da beccarmi il broncio di quasi tutti il Pd romano di allora. Eravamo così tanti in quella stazione Leopolda. E ancora così pochi per agli occhi del mondo. Ma già lì si sentiva l'odore di sogni e pensieri nuovi.

Passò poi il Governo Berlusconi e ancora quello Monti. E intanto Renzi, con la sua caparbietà e la sua straordinaria capacità di non arrendersi davanti a nulla, occupava la scena nazionale. E il resto è la storia che tutti conoscete.

Ma ve l'ho voluta raccontare a modo mio, perché io su quel ragazzo easy, scoppiettante ma con un carattere di ferro e una volontà di acciaio, ci conto davvero. Perché fa le cose in cui crede e riesce a trasmetterle. Così come fece con me tre anni fa, ridandomi fiducia quando tutto a casa mia sembrava crollarmi addosso.

E io lo posso dire con la coerenza di chi oggi, dopo 12 anni di amministrazione, ho scelto di tornare a fare l' insegnante di latino, e lo scorso anno, alla richiesta di Renzi di correre per il Parlamento, preferì la sfida impossibile delle primarie per Sindaco della sua città .
Insomma , per dirvi che se voglio davvero bene a Matteo e ho così tanta fiducia che lui possa cambiare le cose, non è certo per dei "debiti" di riconoscenza. Ma per una valutazione morale e politica lucida e tutta mia. E che volevo condividere con voi.

Aiutatelo, aiutiamolo a cambiare il Paese. Lui ce la sta mettendo tutta, lungo un percorso forte e complesso che solo una persona forte e complessa come lui poteva intraprendere. E io, le persone coraggiose, non le lascio sole. Sarebbe un delitto. L'ennesima occasione persa. E francamente sono stanca delle occasioni perdute.

Per questo il 25 maggio io voterò Pd e scriverò Bonafè e Bettini. E spero  saremo tantissimissimi.

Ecco perché bisogna sostenere Matteo Renzi

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